Bando ISI INAIL 2023 (anno2024)

Il Bando ISI INAIL 2023 (anno 2024) mette a disposizione risorse economiche pari a € 508,4 milioni per finanziare, a fondo perduto, la realizzazione di progetti finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro rispetto alle condizioni riscontrabili alla data di presentazione della domanda da parte delle aziende interessate.

I finanziamenti sono destinati alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura

Una grandissima opportunità per le imprese pugliesi.

Sono disponibili 25 milioni da utilizzare per potenziare la sicurezza nei luoghi di lavoro in diversi settori economici, dall’agricoltura al manifatturiero, abbracciando cinque assi tra cui si suddivide l’importo complessivo”.

Il finanziamento massimo erogabile è pari a 130.000,00 euro di contributo ed il finanziamento minimo ammissibile è pari a 5.000,00 euro.

I finanziamenti sono a fondo perduto   pari al 65% delle spese ammissibili e vengono assegnati fino a esaurimento delle risorse finanziarie, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Le domande possono essere presentate all’Inail a partire da lunedì 15 aprile fino al 30 maggio. 

Il link per il bando: https://www.inail.it/cs/internet/attivita/prevenzione-e-sicurezza/agevolazioni-e-finanziamenti/incentivi-alle-imprese/bando-isi-2023.html

Assemblea dei soci di Confapi Industria Taranto

Si è tenuta Venerdì 5 Aprile l’assemblea dei soci di Confapi Industria Taranto.

All’ordine del giorno, approvazione del nuovo Statuto, nomina del Consiglio Direttivo e del Vicepresidente Vicario.

In apertura dei lavori,  il Presidente Ing. Carlo Maria Martino ha salutato gli associati presenti e collegati da remoto, sottolineando l’importanza di fare rete all’interno della associazione, condividendo le proprie peculiarità ed esperienze, per essere pronti alle numerose e complesse sfide ed opportunità dell’attuale e futuro tessuto economico di Taranto e provincia.

Successivamente è stato votato il nuovo statuto, già approvato dalla Giunta nazionale e si è proceduto alla elezione dei membri del Consiglio Direttivo:

Fernando Nuzzo    GEDI S.P.A. (membro di diritto in quanto presidente sezione Aniem Confapi Industria Taranto)

Giuseppe D’Alessandro   Tecnomec-engineering s.r.l.  (membro di diritto in quanto presidente sezione Unionmeccanica Confapi Industria Taranto)

Domenico Macrì   Surgikal s.r.l.

Oscar Carrisi   Priver Industriale s.r.l.

Rocco Di Girolamo   ICQ MODI s.r.l.

Il Presidente Martino ha nominato l’ing. Oscar Carrisi Vicepresidente Vicario, che lo sostituirà in caso di assenza o impedimenti, coadiuvandolo nell’esercizio delle sue funzioni.

Sostenibilità Ambientale: Fondi Pnrr, Energie Rinnovabili e Decarbonizzazione dell’ex Ilva

Si è svolto al Circolo Ufficiali della Marina Militare  il convegno organizzato da Confapi Industria Puglia sul tema «Sostenibilità Ambientale: Fondi Pnrr, Energie Rinnovabili e Decarbonizzazione dell’ex Ilva», con l’obiettivo di realizzare un momento di confronto sui contenuti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sul contributo del PNRR per il sostegno alla diffusione delle energie rinnovabili e sul piano di decarbonizzazione dell’ex Ilva con rappresentanti istituzionali nazionali e locali, tecnici specialisti della materia ed aziende impegnate nel settore oggetto del convegno.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel messaggio inviato al Presidente di Confapi Industria Puglia Carlo Martino e a tutti i partecipanti al convegno, ha detto che «Taranto, con la sua storia, la sua cultura e il suo spirito, si trova al centro di una sfida che è al tempo stesso una grande opportunità: quella della transizione verso un modello di sviluppo sostenibile in grado di conciliare le esigenze produttive con la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini». Secondo il ministro «la questione dell’ex Ilva è l’emblema di tale sfida e su questo il Governo è impegnato in modo particolare perché riusciamo a conciliare gli aspetti economici, l’impatto ambientale e le ripercussioni sulla salute pubblica. Oggi, a differenza del passato, abbiamo gli strumenti e le risorse per cambiare rotta, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla volontà ferma del Governo di procedere con un rilancio che ponga al centro la sostenibilità produttiva e green, realizzando un efficace progetto di decarbonizzazione ».   

In ordine al progetto Dri, la realizzazione di un impianto per la produzione di pre-ridotto, certezze in ordine al finanziamento di un miliardo di euro sono giunte da Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e da Stefano Cao, Amministratore delegato di DRI D’Italia, oltre che dal presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati, Salvatore Deidda. «La più grande acciaieria d’Europa deve poter guardare al futuro con positività, tutelando la salute dei tarantini e tornando a essere un motore di sviluppo industriale per il territorio e per l’Italia intera» ha poi detto Alberto Gusmeroli, Presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio. « I fondi del PNRR sono strategici per la riqualificazione dello stabilimento, muovendo dagli altiforni alla progressiva adozione di forni ad arco elettrico e alle nuove frontiere dell’Idrogeno. L’ex Ilva ha sempre rappresentato un’occasione di crescita e sviluppo per il Sud: serve rilanciare questa spinta, compenetrando esigenze produttive, ambientali e di salute grazie all’ingegno e alla creatività che da sempre contraddistinguono l’Italia».

I parlamentari di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo e Dario Iaia hanno sottolineato che «Il Governo Meloni ed il Ministro Raffaele Fitto hanno mantenuto l’impegno che era stato assunto nei confronti di Taranto. Infatti, nel decreto legge n. 19/24 è stato appostato – ha in particolare sottolineato l’on. Iaia – il miliardo di euro per la per la decarbonizzazione e l’idrogeno già previsto nel Pnrr. »

Questo dato è stato confermato anche dal dr. Penna direttore del Mase e dal dr. Stefano Cao amministratore di “Dri Italia”. Il Ministro Fitto lo aveva anticipato ed abbondantemente spiegato che non avrebbe avuto senso conservare quella somma sul PNRR che i tempi di realizzazione dell’impianto, in relazione ai tempi di rendicontazione del Piano non ci avrebbero consentito di utilizzare le risorse e di realizzare gli investimenti a Taranto. Adesso il progetto per il preridotto per lo stabilimento di Taranto che avrà una capacità produttiva di 2,5 milioni di tonnellate l’anno, sarà realtà.»

 «La scommessa sull’ex Ilva – ha concluso Carlo Maria Martino, presidente di Confapi Puglia – è complessa.

Oggi abbiamo avuto la certezza che i finanziamenti ci sono. L’impegno di noi imprenditori è di realizzare sinergia sul territorio affinchè   le nostre imprese, dopo mesi tribolati, possano operare con le rispettive peculiarità ed esprimere la loro professionalità nel portare avanti i complessi processi necessari alla transizione verso un modello di sviluppo sostenibile.

Cambio al vertice di Confapi Industria Taranto: l’ing. Carlo Maria Martino nuovo Presidente

Allo scadere dei due mandati consecutivi ricoperti da Roberto Palasciano in seno all’associazione, l’Assemblea dei soci di Confapi Industria Taranto riunita il 14.12.2023 ha eletto ‘ing. Carlo Maria Martino nuovo Presidente.
L’ing. Martino, Presidente di Confapi Industria Puglia, è imprenditore di lungo corso, fondatore di Tecnomec-Engineering, attiva da 25 anni nel settore degli impianti industriali e delle green energies.
L’ing. Martino nel suo discorso ha ringraziato Roberto Palasciano per l’impegno profuso in questi anni per la crescita dell’associazione.
Ai soci tutti ha sottolineato quanto sia fondamentale, nel contesto delle molteplici vertenze aperte sul territorio, l’appartenenza alla confederazione nazionale Confapi, presente in tutti i più importanti tavoli di confronto con il Governo.
“Sono fiducioso, amici imprenditori -ha concluso il Presidente Martino- che lavorando insieme, riusciremo ad intercettare e realizzare le opportunità di crescita per le nostre imprese”.

Istituito presso la sede di Confapi Industria Taranto lo Sportello ZES Jonica


A valle del tavolo del partenariato istituito dalla ZES JONICA INTERREGIONALE PUGLIA BASILICATA, che ha coinvolto tutti i protagonisti del percorso dello sviluppo economico-sociale in questa area, Confapi Industria Taranto ha avviato, in collaborazione con la struttura tecnica della ZES, la costituzione dello Sportello ZES Jonica presso la nostra sede.
Lo sportello ha l’obiettivo di supportare e facilitare la presentazione delle istanze per la autorizzazione unica rilasciata dal Commissario della ZES.
I Project Manager dell’Ufficio del Commissario Straordinario di Governo della ZES hanno assicurato la propria disponibilità ad incontrare presso la sede di Confapi Industria Taranto, previo appuntamento, le imprese per fornire assistenza tecnica e supporto alla realizzazione di investimenti produttivi ricadenti nelle aree agevolate.
La collaborazione con lo staff tecnico del Commissario garantisce alle aziende associate un’assistenza specifica sullo strumento della ZES, che mira a favorire lo sviluppo economico e ad attrarre investimenti grazie a un iter amministrativo semplificato e ad una tassazione agevolata.
Il Presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano ringrazia il Commissario dalla ZES JONICA INTERREGIONALE PUGLIA BASILICATA dott.ssa Gallucci ed il suo staff tecnico per aver reso disponibile per gli associati di Confapi Taranto questa ulteriore possibilità.

5 Dicembre 2022 Taranto Meeting “Welfare aziendale, benessere lavorativo e conciliazione vita-lavoro”

La EdilScuola di Puglia, nell’ambito del progetto “Sinergie di Welfare” finanziato dalla Regione Puglia sta promuovendo un ciclo di eventi informativi, su tutto il territorio pugliese, dal titolo “Welfare aziendale, benessere lavorativo e conciliazione vita-lavoro”.

I temi del Welfare aziendale e della conciliazione vita-lavoro possono costituire un’importante leva di sviluppo su cui puntare per rilanciare la crescita dei territori e fronteggiare i momenti di incertezza come quelli che Stato, aziende e cittadini stanno attraversando.

Il 5 Dicembre p.v. alle ore 16.00 presso l’Hotel Plaza, come da locandina allegata, si terrà l’incontro promosso da EdilScuola Puglia in collaborazione con Confapi Industria Taranto per le aziende della provincia jonica.

Il meeting ha un duplice obiettivo: di presentazione degli sportelli informativi istituiti nelle varie province a supporto delle aziende; dall’altro, di approfondimento e confronto sui vantaggi derivanti dall’adozione di politiche di welfare aziendale.

Il welfare aziendale riguarda il benessere dei lavoratori e, configurandosi come “politica sociale”, rappresenta un metodo lungimirante e razionale di gestione delle risorse umane all’interno delle organizzazioni aziendali.

Salvare l’Ilva e la siderurgia italiana

Si è tenuto a Roma presso il MISE (MIMI) l’incontro con le parti sociali urgentemente richiesto a seguito della decisione dei vertici di Arcelor Mittal di sospendere l’attività di circa 145 aziende dell’indotto ex ILVA.

Il Ministro Urso ha dichiarato che la siderurgia è asset strategico per l’Italia e va salvata. Ci deve essere una prospettiva per il futuro dell’acciaieria italiana, europea e questo è il nostro impegno. 

Presente all’incontro il Presidente di Confapi Industria Taranto che ha dichiarato:

“Supporteremo il Governo da poco insediato nella strada da percorrere per dare una prospettiva al futuro dell’acciaieria di Taranto e per concertare soluzioni comunque indifferibili rispetto all’attuale emergenza che vivono le nostre aziende”.

Il riequilibrio della governance è requisito strutturale perché lo Stato e l’Azienda possano rispettare pienamente gli impegni presi. E’ necessario individuare in tempi brevi gli strumenti che consentano di gestire questa fase assai complicata e occorre la volontà e l’impegno di tutti i presenti al tavolo di oggi di fare squadra per Taranto”.

Siglato a Bari l’accordo tra Intesa San Paolo e le associazioni territoriali di Confapi della Puglia e della Basilicata

Confapi ha rinnovato la partnership con Intesa Sanpaolo che offre nuovi servizi dedicati alle aziende del Sistema, soluzioni concrete pensate dal Gruppo Intesa Sanpaolo per accompagnare le imprese associate nell’attuale contesto economico. 

A seguito dell’accordo nazionale, Il 14 novembre è stato firmato a Bari   il primo accordo territoriale tra le Associazioni Confapi della Puglia e della Basilicata.

Sottoscrittori dell’accordo:Roberto Palasciano Presidente diConfapi Industria Taranto, Nicola Piantamura, presidente di Confapi Bari-Bat, Ugo Poli, in rappresentanza di Confapi Brindisi, Giuseppe Petracca, segretario generale di Api Lecce,   Massimo De Salvo, presidente di Confapi Matera, presidente di Api Potenza, e , Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo.

Intesa Sanpaolo e Confapi sono consapevoli dell’importanza che la piccola e media industria privata riveste nel panorama economico nazionale ed intendono valorizzare il potenziale delle Imprese associate individuando una serie di strumenti non solo finanziari con l’obiettivo di favorirne la crescita, attraverso un percorso che agevoli i processi di innovazione, di sostenibilità e di valorizzazione del capitale umano.

In particolare, il nuovo accordo prevede:

  • Iniziative di sostegno e accompagnamento per i bandi del PNRR
  • Piattaforma “Incent Now”, gratuita per le imprese clienti, per favorire l’utilizzo dei fondi del PNRR
  • Iniziative e finanziamenti per favorire gli investimenti per contrastare il “Caro Energia”
  • Finanziamenti per supportare gli investimenti ESG e per favorire il processo di digitalizzazione delle Imprese
  • Finanziamenti specifici su:
    • Microcredito Imprenditoriale
    • Business gemma, per favorire l’imprenditoria femminile
    • Neo Impresa, per facilitare la nascita e crescita di nuove attività
    • Resto al Sud
  • “Intesa Sanpaolo Rent Foryou” che offre il servizio di noleggio di beni strumentali alle imprese, attraverso fornitori convenzionati
  • Polizze di tutela e protezione mirate a soddisfare specifiche richieste
  • Iniziative rivolte alle persone: Impact Banking, welfare e protection

Finanza e sostenibilità si incontrano quindi per la nuova sfida che dovranno affrontare le Imprese nell’immediato futuro, rappresentando anche una grande occasione di crescita e sviluppo.

Re-think Circular Economy Forum Taranto 2022: Confapi Taranto tra i protagonisti dell’evento

E’ tornato a Taranto, il 3-4-5 ottobre presso il Dipartimento Jonico dell’Università degli Studi di Bari l’evento Re-think Circular Economy Forum Taranto 2022, pensato per presentare una visione sulle principali progettualità dell’Economia Circolare a livello nazionale ed internazionale.

Confapi Industria Taranto è stata partner e protagonista anche quest’anno della manifestazione,la cui principale finalità è di stimolare la nascita di attività innovative e imprenditoriali nel territorio tarantino che abbiano un impatto positivo sul sistema economico locale e nazionale, un’occasione di confronto e creazione di valore.

Protagonisti nazionali ed internazionali hanno fornito le proprie testimonianze sui principali temi di interesse nel panorama dell’economia circolare:

  • Energie Rinnovabili
  • Mobilità Sostenibile
  • Agri-food
  • Economia del Mare
  • Risorsa Acqua 
  • Valorizzazione dei rifiuti

In apertura dei lavori si è data comunicazione di una pregevole iniziativa messa in campo dal Comune di Taranto, Confapi Industria Taranto e l’ Associazione Tondo APS che hanno sottoscritto una lettera di intenti “PER LA DEFINIZIONE DI UN ACCORDO/PROTOCOLLO D’INTESA VOLTO ALLA COSTITUZIONE DI COMUNITÀ DI ENERGIA RINNOVABILE (CER)”.

Il Presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano ha successivamente partecipato alla Tavola Rotonda “ Simbiosi Industriale a supporto della sostenibilità” con un intervento particolarmente interessante.

Sul tema delle energie rinnovabiliConfapi Industria Tarantoha fornito un ulteriore importante contributo, presentando un lavoro di ricerca svolto in collaborazione con il Politecnico di Bari: “Eolico offshore una grande opportunità per la nostra energia ed economia”.

Pnrr, opportunità per l’agricoltura

Confronto aperto a Taranto tra esperti: lunedì prossimo 12 settembre la seconda sessione.

da sinistra Cristella, Lazzaro, de Filippis e Palasciano

Un confronto proficuo, approfondito, qualificato, partecipato. A tal punto da ritenerne necessaria la prosecuzione… perché il futuro è un tema da non lasciare mai in sospeso.

Si è svolto ieri, a Taranto, il convegno dal titolo “La transizione ecologica ed il Pnrr: un’opportunità per il settore agricolo ed agro-industriale”.

Il Pnrr, com’è noto, mette a disposizione opportunità per le imprese. E tra queste ci sono gli incentivi all’agrivoltaico che possono accrescere la competitività e la capacità di sviluppare occupazione nel Tarantino.

Un convegno affollato, come detto, ricco di spunti grazie ad interventi mirati che hanno generato un dibattito articolato e interessante, tanto da indurre promotori e partecipanti a concordare l’aggiornamento dei lavori a lunedì prossimo, 12 settembre 2022, sempre nella Sala Corsi della sede dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto, in via Salinella, con inizio alle ore 18.

L’evento formativo e di approfondimento su Pnrr e transizione ecologica è stato voluto da Confagricoltura Taranto, Confapi Industria Taranto, Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Taranto e Ordine degli Ingegneri della provincia di Taranto.

Il convegno è stato introdotto dai saluti istituzionali dell’ing. Luigi De Filippis, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto, del dott. Luca Lazzaro, presidente Confagricoltura Taranto, del dott. Roberto Palasciano, presidente Confapi Industria Taranto, e del dott. Nicola Cristella, presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali Taranto.

La centralità del tema di strettissima attualità, l’esigenza di focalizzarne gli aspetti salienti e gli obiettivi, l’importanza di svilupparne dinamiche e direttrici tecnico-normative, inoltre affrontate nell’interessante relazione tecnica del dott. Nicola Cristella (Agrivoltaico e Linee guida del MITE – considerazioni e valutazioni tecnico agronomiche) hanno generato un virtuoso circuito di domande risposte tra i convenuti nella sala gremita dell’Ordine Ingegneri, rendendo pienamente la necessità di aggiornare i lavori a stretto giro.

Lunedì prossimo 12 settembre, dunque, il confronto tecnico sul Pnrr e sulla transizione ecologica riprenderà (ore 18, stessa sede) con le annunciate relazioni tecniche del dott. Michele De Siati sul tema “Le filiere: un’opportunità di sviluppo per il settore agricolo”, e dell’ing. Angelo Micolucci su “Procedure Amministrative e Soluzioni Tecnologiche”.
Il dibattito, ovvero la sua prosecuzione, si annuncia ulteriormente interessante.

Le spiagge italiane? Bollenti più per la Bolkestein che per il climate change

A Maruggio il 16 e 17 settembre giudici, professionisti e amministratori pubblici cercano un equilibrio tra i diktat Ue e le peculiarità delle coste e delle imprese tricolori

Le spiagge italiane? Bollenti e non solo per gli effetti del climate change. Il braccio di ferro tra Italia e Europa sulla direttiva Bolkestein – mandato ai supplementari dopo la moratoria decisa dal governo Draghi fino al 31 dicembre 2023 – lascia intravedere modi opposti di guardare a una grande risorsa del Paese – l’industria della recettività marina – e alla peculiarità del tessuto delle Pmi familiari, così tipicamente tricolori.

Quali saranno gli scenari futuri e quali i possibili punti di equilibrio giurisdizionale, economico e imprenditoriale?

E’ questo il tema del convegno Le concessioni demaniali marittime: una fine o un inizio?”, con il coordinamento scientifico dell’avv. Cristina Lenoci, che si terrà a Maruggio-Campomarino (TA), nelle giornate del 16 e 17 settembre 2022, con la partecipazione di eminenti giuristi e tecnici del settore, e con un dibattito finale tra amministratori locali, operatori del settore e rappresentanti del mondo giudiziario e accademico.

Da tempo ormai, il legislatore italiano si era approcciato alle concessioni demaniali marittime e, in particolar modo, a quelle turistico-ricettive, cercando di salvaguardare quanto meno gli investimenti effettuati dal concessionario per offrire al pubblico la sua attività. Proprio per consentire al concessionario di “mettere a frutto” gli investimenti, nel 2018 e poi nel 2020, il Parlamento aveva ammesso l’utilizzo prolungato della concessione, mostrando attenzione non solo al mercato ma anche agli imprenditori che operano al suo interno.

Anche nel settore portuale le concessioni demaniali marittime rappresentano una materia di rilevante attualità e in evoluzione, specie per quanto riguarda la regolamentazione e la tassazione.

Recentemente l’approccio è cambiato nel dichiarato intento di sostenere lo sviluppo della concorrenza secondo i principi della “Bolkestein”. Così con la legge di conversione del “ddl Concorrenza”, il Parlamento ha previsto che le concessioni demaniali e i rapporti di gestione per finalità turistico, ricreative e sportive “continuano ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023”, nonché sino a “non oltre il 31 dicembre 2024”, “in presenza di ragioni oggettive che impediscono la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2023”. Il Parlamento ha anche però demandato al Governo di predisporre, entro sei mesi, uno o più decreti legislativi per riordinare e  semplificare le concessioni demaniali marittime, attraverso la realizzazione  del sistema informativo per la mappatura di tutte le concessioni pubbliche, oltre alla fissazione delle regole delle procedure di gara per l’affidamento delle nuove concessioni balneari (regole che, tra l’altro, dovrebbero garantire una adeguata considerazione degli investimenti effettuati dai concessionari uscenti, nonché del valore aziendale dell’impresa e della professionalità acquisita nell’ambito della gestione delle strutture turistico-ricettive).

L’Unione europea invece, meno sensibile alle peculiarità e più orientata nel far valere le regole della evidenza pubblica, andando anche oltre alla tradizionale distinzione tra autorizzazioni e concessioni, assume che le concessioni vadano riaffidate a soggetti scelti all’esito di una procedura competitiva, caratterizzata da pubblicità e valutazione comparativa, escludendo la possibilità di proroghe a favore del concessionario uscente.

Una famosa canzone recita: “per quest’anno non cambiare stessa spiaggia stesso mare”.

Ne consegue che solo Ragione vorrebbe che si consideri che soltanto il giusto mix dei principi di massima partecipazione e di affidamento potrebbe assicurare l’eliminazione di “abusi”, l’ottimizzazione delle procedure di affidamento e di gestione delle concessioni, il miglioramento dei servizi, il potenziamento delle capacità tecniche, con inevitabili positive ricadute economiche, scongiurando altresì l’incrinazione del rapporto di fiducia tra governati e governanti.

Si tratta dunque di un settore che è stato messo in profonda trasformazione nei suoi assetti giuridici ed economici di sempre. Una trasformazione importante, che molto si rifletterà sull’economia del turismo balneare italiano – una molto importante voce della nostra bilancia dei pagamenti – e su tutto quanto vi sta intorno, dalla recettività alla ristorazione.

Il tema riguarda dunque non solo chi gestisce o chi andrà a gestire le spiagge del nostro Paese, ma tutta una consistente parte del settore turistico italiano. Si tratta allora, con l’attenzione che tutto questo merita, di comparare tra loro tutti quanti i fattori in gioco e di trovare tra loro i giusti e opportuni equilibri: senza anacronismi certo, senza sproporzioni dei canoni altrettanto certo, ma anche senza unilateralismi che finiscono per essere ciechi di fronte ad una realtà cui l’economia nazionale molto deve e su cui molto – specie nelle prospettive che immaginiamo – deve continuare a poter contare.

Il Consiglio di Stato, in Adunanza plenaria, ha affrontato tale problema in modo innovativo anche rispetto a se stesso, sostenendo che “la direttiva 2006/123 deve essere considerata una direttiva di liberalizzazione, nel senso che è tesa ad eliminare gli ostacoli alla libertà di stabilimento e di servizio, garantendo l’implementazione del mercato interno e del principio concorrenziale ad esso sotteso: ‘fissa disposizioni generali volte ad eliminare le restrizioni alla libertà di stabilimento dei prestatori di servizi negli Stati membri e alla libera circolazione dei servizi tra i medesimi, al fine di contribuire alla realizzazione di un mercato interno dei servizi libero e concorrenziale?’” (Adunanza Plenaria, 9 novembre 2021, n. 18). 

Ma è davvero così?

Appuntamento il 16 settembre a Maruggio Campomarino 

Avvocato Cristina Lenoci

Convegno LA TRANSIZIONE ECOLOGICA

CONFAPI Industria Taranto in collaborazione con l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto, l’Associazione Confagricoltura Taranto, e l’Ordine Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto, organizza il Convegno “La transizione ecologica ed il PNRR: un’opportunità per il settore agricolo e agro-industriale” in programma lunedì 5 settembre 2022 dalle ore 18:30 presso la sede dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto sita in Via Salinella 9 -11, Taranto.

Confapi industria Taranto incontra DRI d’Italia Spa

Il presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano ha avuto il piacere di ospitare presso la sede dell’Associazione l’Ing. Stefano Cao – amministratore delegato di DRI D’Italia S.P.A. – in città per una visita istituzionale al Sindaco Melucci. DRI D’Italia S.P.A. è la società voluta dal Ministero dell’Economia e Finanze, totalmente partecipata da Invitalia, costituita con l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione del sito di Taranto di Acciaierie d’Italia attraverso lo studio di fattibilità e la successiva realizzazione di un impianto di produzione del cosiddetto “preridotto”. Presenti all’incontro il Presidente di Confapi Industria Puglia Ing. Carlo Martino, Il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio Avv. Sergio Prete, Il Presidente della Provincia Giovanni Gugliotti, ai quali l’ing. Cao ha illustrato mission e obiettivi di DRI D’Italia e lo stato del progetto”.

Confapi Industria Taranto e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto sottoscrivono un accordo per la promozione e lo sviluppo delle energie rinnovabili in agricoltura

Nelle foto Roberto Palasciano (Confapi Industria Taranto)
e Nicola Cristella (ODAF)

Confapi Industria Taranto, nell’ottica della valorizzazione e sviluppo sul territorio delle PMI private e l’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto ,nel contesto delle attività istituzionali di supporto alle strategie d’impresa nel settore agricolo, hanno sottoscritto un accordo finalizzato all’interesse comune di sostenere lo sviluppo d’impresa secondo i canoni della sostenibilità ambientale e lo sviluppo delle energie rinnovabili nel settore dell’agricoltura.

Il Presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano ed il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto Nicola Cristella, ciascuno nell’ambito delle proprie competenze e ruoli, si sono impegnati per la realizzazione di un utilizzo più accessibile alle risorse del PNRR (fotovoltaico agricolo, progetti di filiera) e per il sostegno agli investimenti volti alla realizzazione di impianti di produzione di energia nel settore agricolo.



Nel dettaglio, Confapi Industria Taranto mette a disposizione dell’Ordine degli Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto la collaborazione delle proprie aziende associate di comprovata esperienza e professionalità nei settori di:

• efficientamento energetico;

• produzione di energia da fonti rinnovabili;

• mobilità sostenibile;

L’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Taranto si impegna a:

• dare massima diffusione al presente accordo presso i propri iscritti;

• mettere a disposizione le professionalità per lo sviluppo e progettazione di sistemi adeguati di energie rinnovabili legati ai sistemi agroforestali e zootecnici.








Accordo tra Programma Sviluppo e Confapi Industria Taranto. Apre uno sportello fisico per fornire informazioni ed orientamento alla piccola e media industria.

Programma Sviluppo e Confapi Industria Taranto siglano un protocollo d’intesa. Una collaborazione preziosa tra l’istituzione formativa e l’associazione datoriale che rappresenta la media e piccola industria, ma con la firma del protocollo nasce soprattutto uno sportello fisico sul territorio, presso il quale gli associati Confapi Industria Taranto potranno trovare, negli esperti di Programma Sviluppo, un supporto concreto per orientarsi nel complesso e mutevole mondo della formazione e delle politiche attive per il lavoro. Lo sportello sarà presso la sede di Confapi Industria Taranto, in via D’Aquino, 28 e sarà operativa, nella fase iniziale, su appuntamento. In seguito l’attività verrà organizzata in maniera sistematica con orari e giorni precisi di apertura al pubblico.

Silvio Busico, Direttore generale Programma Sviluppo: “La creazione di un grande network in grado di sostenere la domanda di innovazione, sviluppo e lavoro di territori e associazioni datoriali è la strada che percorriamo ormai da anni. Per questo, alle sedi storiche di Programma Sviluppo e alle nuove sedi di imminente inaugurazione, vanno ad affiancarsi in modo diffuso e capillare sul territorio dei corner dedicati, che mi piace pensare come veri e propri acceleratori locali di sviluppo. Tra questi, quello creato con Confapi Industria Taranto, che teniamo oggi a battesimo, ha il pregio di sorgere all’interno di un contesto territoriale ed associativo di particolare rilievo per dinamismo e iniziativa. In questo contesto i servizi gratuiti che Programma Sviluppo e Confapi Industria Taranto offriranno agli associati sono cruciali per raccogliere sfide e opportunità a disposizione oggi per il territorio. Da un lato, la formazione continua finanziata, utile a sostenere non solo la domanda di competenze delle aziende non solo per adempiere agli obblighi di legge ma soprattutto per l’upskilling del capitale umano e l’adeguamento al nuovo contesto tecnologico-produttivo. Dall’altro, le politiche attive del lavoro che, specie in Puglia con l’imminente avvio della fase 2 di Garanzia Giovani, rappresentano la concreta occasione di sostenere la crescita aziendale sfruttando bonus e incentivi per rinnovare e ringiovanire il capitale umano aziendale”.

Roberto Palasciano, Presidente Confapi Taranto: “Confapi Taranto ha nella sua mission, fra le altre, la valorizzazione e lo sviluppo delle PMI del territorio e, oggi più che mai, il contesto internazionale ci pone davanti sfide difficili riguardo i temi della sostenibilità e della competitività in uno scenario con costanti, velocissime mutazioni.

La linea di galleggiamento resta, in questi casi, la capacità organizzativa aziendale a saper anticipare le richieste dei mercati, la duttilità imprenditoriale, il giusto mix di competenze che solo un’adeguata formazione può garantire: I percorsi formativi all’interno delle aziende rappresentano una risorsa per gli imprenditori ed i lavoratori, consentendo di aggiornare le skills e di acquisirne nuove stando al passo anche con le nuove tecnologie.

Attraverso il Fondo Interprofessionale di Confapi (FAPI) assicuriamo alle imprese associate la possibilità di somministrare ai propri dipendenti formazione continua. Con lo strumento degli Enti Bilaterali ampliamo il quadro di tali attività.

Confapi Taranto ha inteso migliorare l’offerta per le aziende associate, siglando un accordo con Programma Sviluppo, società leader del settore in Puglia, con una presenza altamente qualificata e consolidata sul territorio.

Oggi il nostro accordo si concretizza con la nascita presso la sede di Confapi industria Taranto dello Sportello Lavoro, dove gli esperti di Programma Sviluppo, monitorando le opportunità di agevolazioni a livello nazionale e regionale, possono fornire alle aziende associate tutto il supporto necessario per rispondere al meglio alle richieste del mercato.”

Protocollo d’Intesa fra l’Arma dei Carabinieri e Confapi. Convegno sul rischio delle infiltrazioni mafiose nelle aziende presso la sede di Confapi Industria Taranto

Martedi 31 maggio si è svolto il primo incontro previsto dal Protocollo di Intesa sottoscritto da Confapi Confederazione Piccola e Media Industria con l’Arma dei Carabinieri. Il protocollo, firmato a giugno 2021, è volto a diffondere la cultura della legalità fra i consociati con riferimento al rischio di infiltrazioni criminali nelle aziende nell’odierno contesto economico-sociale reso particolarmente sensibile dalle ripercussioni del periodo pandemico e dai fondi.

Confapi Industria Taranto ha così colto l’opportunità per organizzare insieme al Comando Provinciale dei Carabinieri di Taranto un evento per le aziende associate al fine di far comprendere l’importante attività svolta dall’Arma nel delicato settore e di illustrare agli imprenditori le ‘buone pratiche’ da mettere in atto per prevenire l’infiltrazione della criminalità.


L’incontro, presentato dal Presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano, ha visto la partecipazione di rappresentanti di Polizia, Guardia di Finanza, Prefettura, insieme al rappresentante del Commissario Straordinario del Comune di Taranto.

I lavori sono stati aperti dal Colonnello Gaspare Giardelli, Comandante Provinciale dei Carabinieri della città jonica, il quale ha sottolineato il delicato ruolo svolto dall’Arma come prima interfaccia istituzionale con la società grazie alla sua capillare presenza sul territorio.

Il Tenente Colonnello Roberto Spinola, Comandante del Reparto Operativo del Comando Provinciale CC di Taranto, ha illustrato le modalità operative di infiltrazione nel tessuto dell’economia legale da parte delle organizzazioni criminali e ha effettuato un excursus sulle attività messe in campo dall’Arma per prevenire e contrastare il fenomeno in esame. Il Dott. Luigi Bonsignore di Bussines Consultant, relatore per Confapi Industria Taranto, ha illustrato agli imprenditori presenti i passaggi fondamentali del D.LGS.231/01 e la corporate compliance, la conformità delle attività aziendali alle disposizioni normative, ai regolamenti, alle procedure e ai codici di condotta.

Istituito il nuovo Sportello Energia Confapi

La Confapi Industria Taranto ha istituito presso la propria sede lo Sportello Energiauno strumento tecnico e amministrativo a supporto delle aziende per districarsi nella complessa materia della produzione di energia da fonti rinnovabili, dei meccanismi di finanza agevolata (PNRR) attualmente esistenti e parallelamente abbattere il costo dell’energia in un periodo particolarmente complesso come quello attuale.
Un pool di tecnici variegato vi assisterà nella valutazione preliminare del progetto, fattibilità, progettazione, costruzione e reperimento dei finanziamenti utili all’iniziativa.

Fai la tua parte, diventa un produttore e riduci il tuo impatto sull’ambiente

  • Diventa più sostenibile
    Producendo energia rinnovabile contribuisci a ridurre le emissioni di CO2 rendendo più sostenibile la tua attività produttiva, limitando il tuo impatto sull’ambiente e migliorando l’immagine della tua azienda.
  • Diventa più competitivo


Producendo energia da fonte rinnovabile migliori le performance economiche dell’azienda.

  • Basta bollette alte
    In Europa le imprese italiane sono tra quelle che pagano i costi più elevati per l’energia elettrica, a causa dei crescenti costi di trasmissione e distribuzione dell’elettricità e degli elevati oneri del sistema, che rendono la tua azienda meno competitiva.
  • Contribuisci alla transizione energetica
    Produci energia rinnovabile come stanno già facendo oltre 150.000 imprese in tutta Europa, e contribuisci alla transizione energetica, per riuscire finalmente a fare la differenza.


LA CONFAPI ti offre una consulenza per trovare la soluzione sostenibile, moderna e a costo zero grazie all’energia solare diventi più competitivo. A costo zero e aiutando l’ambiente.

  • Produci elettricità dove serve
    Produciamo energia pulita, sicura e sostenibile dove serve, direttamente sul tetto della tua azienda, senza alcun impatto sulla tua attività. Garantendoti fino al 40% di risparmio in bolletta.
  • Beneficia del fotovoltaico senza investire
    Investire in un impianto fotovoltaico è vantaggioso, tuttavia richiede l’immobilizzazione di capitali importanti che vengono sottratti alla tua attività principale. Noi lo facciamo al posto tuo e condividiamo parte dei ricavi.
  • Ricarica per veicoli elettrici e batterie
    Offriamo anche l’opportunità di integrare il tuo sistema con colonnine per la ricarica di veicoli elettrici o batterie per l’accumulo dell’energia prodotta per massimizzare i benefici dell’impianto fotovoltaico.

Inoltre offriamo Consulenza Legale tecnica e amministrativa per produrre energia da fonti rinnovabili Eolico, fotovoltaico, Biogas.

Compila il form per ricevere una prima assistenza tecnica circa la fattibilità progettuale.

Confapi Industria Taranto e Confagricoltura: stipulato accordo per lo sviluppo dell’imprenditoria ionica

Promuovere l’innovazione, la transizione energetica, l’uso delle rinnovabili e valorizzare le opportunità del Pnrr sono alcuni dei punti alla base dell’accordo stipulato da Confapi Taranto e Confagricoltura Taranto. A sottoscrivere il documento i presidenti provinciali Roberto Palasciano, per l’associazione delle piccole e medie imprese private, e Luca Lazzàro, per l’organizzazione di rappresentanza e di tutela dell’impresa agricola.

Con la stipula dell’accordo le due associazioni lavoreranno allo stimolo e promozione della domanda di innovazione del sistema produttivo; alla diffusione delle conoscenze sui temi della transizione energetica, dell’innovazione tecnologica dell’economia circolare; alla promozione presso gli associati delle attività di sviluppo di energia rinnovabile e della ecosostenibilità  al fine di combattere il caro energia; alla realizzazione di un più accessibile utilizzo delle risorse del Pnrr (fotovoltaico agricolo, progetti di filiera) per aumentare la sostenibilità e l’efficienza energetica del settore; al sostegno agli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica in ambito agricolo

Roberto Palasciano: “Il covid prima e l’attuale crisi Ucraina Russia hanno accelerato la necessità di riorganizzare la catena degli approvvigionamenti, evidenziando le maggiori criticità nel comparto energetico. Questo passo odierno aiuterà le eccellenze agricole locali a fare sinergia con l’industria   per intercettare al meglio i fondi del Pnrr e contribuire allo sviluppo sostenibile del settore agricolo con un auspicabile effetto moltiplicatore per l’economia tarantina”.

Luca Lazzàro: “Abbiamo sottoscritto un documento importante, che apre a nuove collaborazioni sul territorio ionico. Fare sistema con altre associazioni il cui impegno va nella nostra stessa direzione di valorizzazione del lavoro, dell’economia e del territorio per noi di Confagricoltura è strategico. Grazie a questo intesa potremo sviluppare e promuovere azioni importanti nella transizione energetica, nell’uso di energie rinnovabili, nell’ecosostenibilità e delle risorse provenienti dal Pnrr a vantaggio dell’impresa agricola e, più in generale, di tutta l’imprenditoria ionica”.

Evento 5 maggio 2022 Confapi Industria Taranto e Arsenale Militare Marittimo

Confapi Taranto, in collaborazione con l’Arsenale Militare Marittimo di Taranto ha organizzato il 5 maggio 2022 una giornata dedicata all’integrazione dell’Arsenale con le PMI del territorio, che si terrà presso l’Arsenale, che in questa occasione sarà aperto anche alla cittadinanza.


In virtù degli ottimi rapporti tra il direttore dell’Arsenale Ammiraglio De Candia ed Il presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano è stato possibile organizzare questo evento dedicato esclusivamente alle aziende di Confapi Industria Taranto, che avranno modo di presentarsi attraverso relazioni, video e stand.


Uno degli obiettivi di Confapi Industria Taranto è la promozione delle aziende associate e delle attività che esse svolgono sul territorio.


L’evento del 5 maggio p.v. sarà una vetrina molto importante per tutti in un momento di grande fermento economico della città.

UN GIORNO IN ARSENALE

L’Arsenale Militare Marittimo e la Città di Taranto sono due realtà intimamente correlate, il cui legame affonda le radici nella storia.

La Direzione dell’Arsenale, in accordo con il Comando Marittimo Sud e la collaborazione di Confapi Industria Taranto,
organizzerà una giornata di apertura alla cittadinanza, durante la quale sarà possibile visitare lo Stabilimento,
gli stand dell’industria locale e la Mostra Storica,
giovedì 5 maggio, dalle 09:00 alle 18:00, nella storica Sala a Tracciare,
secondo il seguente programma:

09:00 – 09:30 Saluti istituzionali

09:30 – 11:30 Presentazione PMI Confapi Industria Taranto

11:30 – 12:15 Consegna premio del Comitato per la “Qualità della vita” agli Arsenalotti.


Nelle aree espositive:

09:00 – 18:00 Visita Mostra Storica Arsenale e stand PMI Confapi Industria Taranto


È gradito cortese riscontro per riservare la seduta alla S.V. nella Sala a Tracciare.

Sottoscritto in Prefettura il Protocollo di legalità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro in provincia di Taranto

L’obiettivo comune è rafforzare la tutela dei lavoratori per ridurre il numero degli incidenti ancora troppo elevato. «Quella della sicurezza nei luoghi di lavoro – ha dichiarato il Prefetto – è una esigenza avvertita dal territorio come priorità. Abbiamo le necessità potenziare la risposta in termini di prevenzione e repressione con attività che si affiancano a quelle ordinarie degli organi deputati.


Con la ripresa economica e la carenza d’organico è necessario fare qualcosa di più per garantire sicurezza. È inaccettabile che ancora oggi i lavoratori debbano morire per assicurare un reddito alle proprie famiglie».

Al protocollo hanno aderito tutte le Istituzioni del territorio: l Presidente della Provincia, il Commissario Straordinario del Comune di Taranto, i Direttori provinciali dell’Inail e dell’Inps, il Direttore dell’azienda sanitaria locale (Asl) e del Servizio Regionale Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro (Spesal), il Questore, i Comandanti provinciali delle altre Forze dell’ordine e dei Vigili del fuoco, i referenti provinciali delle associazioni di categoria e sindacali.

SMAU Taranto

Grande successo dell’iniziativa nata in collaborazione con ICE, Camera di Commercio Taranto e Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, che ha fatto tappa per il secondo anno successivo a Taranto.

SMAU è l’appuntamento di riferimento per l’ecosistema italiano dell’Innovazione: ogni anno i big player, le imprese, le startup, le pubbliche amministrazioni entrano in connessione in modo nuovo, si confrontano con altre esperienze e gettano le basi per collaborazioni nel segno del rinnovamento.

Quest’anno un focus particolare sulla Sostenibilità declinata in Industria 4.0 e Trasformazione Energetica, tematiche discusse attraverso momenti Live Show e Tavoli di lavoro con l’obiettivo di facilitare la condivisione di esperienze tra domanda e offerta di innovazione.

Il Presidente di Confapi industria Taranto Roberto Palasciano, ha portato il contributo dell’associazione al tavolo di lavoro “Industria 4.0 e trasformazione digitale dei processi” illustrando, insieme all’ingegnere LALA, il progetto “LALA MASK”.  NEW EUROART, impresa associata, in collaborazione con Politecnico di Bari, in tempi di lotta al Coronavirus ha ideato, progettato e prodotto un particolare dpi altamente innovativo. Oltre alla ricerca progettuale che è stata fatta sul prodotto, è stato messo a punto un impianto ad-hoc completamente automatizzato. Un modello di innovazione che tiene conto oltre che delle idee e delle risorse interne, di strumenti e competenze provenienti dall’esterno, un esempio perfetto di trasferimento tecnologico tra Politecnico e PMI.

ll Tavolo di Lavoro “Transizione energetica e sviluppo sostenibile” è stata l’occasione i cui il Presidente Palasciano ha sottolineato le criticità del comparto energetico nazionale ed internazionale, le pregresse mancanze di una politica miope e le ricadute conseguenti che stanno affliggendo in termini economici le nostre aziende, con l’auspicio che nel breve periodo le stesse possano essere supportate adeguatamente.

Convegno “Blockchain, Cryptovalute e Crowdfunding. Casi pratici”.

CONFAPI Industria Taranto in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il Dipartimento Jonico in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, la BCC di San Marzano di San Giuseppe, Puglia Startup e Startup Grind Taranto, organizza il Convegno “Blockchain, Criptovalute e Crowdfunding. Casi pratici” in programma martedì 9 novembre 2021 dalle ore 15:30 presso la Sala Conferenze (piano terra) della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento Jonico) sita in Via Duomo 59, Taranto.

L’evento è dedicato all’approfondimento degli incentivi fiscali rivolti a chi investe nel capitale di rischio mediante l’equity crowdfunding e delle novità fiscali in materia di criptovalute e blockchain. Sono, inoltre, affrontati degli interessanti casi di studio con le testimonianze da parte di imprenditori di successo che utilizzano tali strumenti innovativi.

Introducono ai lavori: Riccardo Pagano – Direttore del Dipartimento Jonico in Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: societa’, ambiente, culture e Roberto Palasciano – Presidente CONFAPI Industria Taranto. Intervengono per i saluti di apertura: Giovanni Gugliotti Presidente della Provincia di Taranto, Rinaldo Melucci – Sindaco di Taranto, Cosimo Damiano Latorre – Presidente ODCEC di Taranto, Antoniovito Altamura – Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Taranto.

Relatori del convegno sono: Nicola Fortunato – Dottore Commercialista, Professore Associato di Diritto Tributario – UNIBA, Cira Grippa – Professore Aggregato di Diritto Commerciale – UNIBA, Maurizio Maraglino Misciagna – Dottore Commercialista e Direttore DIH CONFAPI Taranto, Emanuele Di Palma – Presidente BCC di San Marzano di San Giuseppe.

Ed infine, segue l’intervento di due imprenditori di successo dell’ecosistema innovazione che raccontano la propria esperienza sui benefici derivanti dall’utilizzo di strumenti innovativi, quali la Blockchain, le Criptovalute e il Crowdfunding. Il primo imprenditore è Enrico Pandian, conosciuto soprattutto come fondatore della startup Supermercato24. Pandian vanta l’esperienza di avviamento di 19 aziende, di cui 3 Exit. Fondatore, fra le altre, di Everli, la startup che ha chiuso un round di investimento (serie C) da 100 milioni di euro a marzo per espandersi ulteriormente all’estero. Il protagonista del successivo caso di successo è Francesco Arcuelo, imprenditore del settore energetico e fondatore di Lagalene Milano, la beauty brand che si prende cura della pelle e dell’anima e che ha lanciato una campagna di equity crowdfunding da cui ha raccolto oltre 420 mila euro da oltre 30 tra investitori e business angel.

Il convegno gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Taranto e degli Ordini Territoriali dei Dottori Commercialisti e degli Avvocati di Taranto ai fini del riconoscimento dei crediti per la formazione professionale continua. 

Modera l’evento il giornalista Domenico Palmiotti.

La partecipazione all’evento è gratuita. Per iscriversi e partecipare all’evento cliccare qui.

Per informazioni inviare una mail a info@confapitaranto.it

Vicini alle PMI per favorire il rilancio

Quali sono gli orizzonti del post pandemia e le prospettive di ripresa? Ne abbiamo parlato con il presidente di Confapi Taranto, Roberto Palasciano

«Sarà fondamentale sfruttare al meglio i ristori e i fondi messi a disposizione».
In cantiere il Progetto H2-SM per la produzione di energia verde

Vicini alla realtà delle piccole e medie imprese italiane. Più che mai nel periodo del post pandemia che dovrà servire al rilancio di tutte le filiere. E’ da sempre la mission di Confapi che si è ritagliata un ruolo sempre più importante sul territorio nazionale e anche a Taranto, dove opera una delegazione dinamica e propositiva, guidata dal presidente Roberto Palasciano.
Al presidente della Confapi Taranto abbiamo rivolto una serie di domande che riguardano il momento vissuto dalle piccole e medie imprese e le strategie di rilancio per l’immediato futuro, dopo il lungo “blocco” dovuto al Covid.
Il turismo estivo può rappresentare una formidabile occasione di rilancio, soprattutto in territori come Taranto e l’intero arco jonico “benedetti” dalla presenza del mare? Con quali e quante risorse? E, soprattutto, dove è possibile attingerle?
«Innanzitutto dobbiamo essere bravi a saper utilizzare i ristori governativi. Sfruttando, ad esempio, il pacchetto di sei delibere regionali che puntano alla ripartenza del settore culturale e turistico della Puglia. Ci sono misure interessanti, come ‘Custodiamo il Turismo in Puglia 2.0’ e ‘Custodiamo la Cultura in Puglia 2.0’, arrivati dopo gli stanziamenti fatti da Puglia promozione nei mesi scorsi per 18 milioni di euro nel complesso. Per le PMI c’è un ulteriore budget pari a circa 26 milioni di euro, me ancora sei milioni di euro le risorse dedicate alla filiera della Cultura. Sono tutti aiuti a fondo perduto, calcolati in percentuale sulle perdite di fatturato. Strumenti fondamentali per il futuro: come Confapi recitiamo in pieno il nostro ruolo di vicinanza e assistenza».
La pandemia ha distrutto, o quasi, la nostra economia. Come se ne esce?
«La situazione è critica, quasi inutile ribadirlo. La nostra urgenza è stata quella di mettere in sicurezza le nostre aziende e i posti di lavoro. Ovviamente puntiamo sulla ripresa, un “rimbalzo” che inizia a fornire timidi segnali: nei primi quattro mesi del 2021 in Puglia sono stati attivati 6.726 rapporti di lavoro dipendenti, dopo il disastro del meno 19.839 unità del 2020. Ciò che avveniva prima della crisi era un’altra storia, con numeri neppure lontanamente paragonabili. Noi possiamo essere bravi quanto vogliamo, ma le istituzioni ci devono aiutare».
Presidente Palasciano, tra Nord e Sud c’è ancora un abisso…
«Purtroppo in modo sempre più evidente. La pandemia ha accresciuto i divari territoriali, di genere, di età e fra i settori produttivi, ma il digitale è la leva per ridurli. È proprio l’utilizzo delle nuove tecnologie che consentirà di limitare le differenze tra piccole e medio-grandi aziende».
Parliamo di coronavirus. È necessario non abbassare la guardia. Come organizzazione siete stati fondamentali nell’elaborazione del protocollo vaccinale per le aziende pugliesi.
«Lo abbiamo fatto con grande convinzione. Per salvaguardare la salute di tutti i lavoratori e una vita serena all’interno delle aziende, in modo che possano operare senza il timore di blocchi e focolai».
Tanti giovani tarantini e non solo “fuggono” dalla propria città per realizzarsi lavorativamente al nord. Cosa si può fare per evitare questa fuga di cervelli?
«Come Confapi Taranto, vogliamo evitare questo “svuotamento”. Naturalmente, anche in questo caso, bisogna sfruttare le opportunità che ci sono come “Resto al Sud”, nate per sorreggere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni meridionali. Ci sono fondi per 1 miliardo e 250 milioni di euro».
Lei è Co-managing Partner di un’importante azienda pugliese, la New Euroart di Grumo Appula.
«Dal 2001 New Euroart opera nel campo della costruzione e montaggio di impianti industriali, dalla loro progettazione e realizzazione fino all’installazione e avviamento. Le nostre attività sono state continuamente focalizzate sulla soddisfazione del cliente e sul miglioramento degli standard di qualità. Le future linee guida includeranno le tecnologie più avanzate, la sensibilità e la salvaguardia dell’ambiente e l’adozione di misure volte a ridurre o eliminare il rischio o le condizioni di pericolo.
Lavorando con clienti internazionali, leader nei settori dell’Oil & Gas, Power Generation e Off-Shore, l’azienda ha acquisito elevati standard tecnologici e metodologici».
Quali sono le sfide del futuro?
«Vogliamo mantenere alti i livelli e migliorarli ulteriormente. New Euroart ha puntato molto su qualità, sicurezza e ambiente. Le competenze tecniche e gestionali esistenti garantiscono da un lato affidabilità nell’esecuzione dei progetti e flessibilità, ma dall’altro i principali fattori di sviluppo e continuità del business si basano su tecnologie avanzate e attenzione alle esigenze del mercato. La strategia aziendale mira a raccogliere la sfida di un mercato in rapida evoluzione grazie all’innovazione tecnologica.
New Euroart è un’azienda orientata al mercato che punta alla soddisfazione del cliente».
Avete anche una importante carta da giocare sul fronte dell’energia verde…
«Una svolta futura a sostituzione dei combustibili fossili, ad oggi fonte primaria di emissioni carboniose in atmosfera, è l’idrogeno. Soprattutto nel settore dei trasporti, l’utilizzo di celle a combustibile alimentate a idrogeno, porterebbe a una notevole diminuzione dell’impatto ambientale. Una cella a combustibile, o fuel cell, è un dispositivo che consente di produrre energia, tramite reazione elettrochimica, a partire dall’idrogeno. Quando vengono utilizzati questi dispositivi, gli unici prodotti di scarto sono costituiti da vapore acqueo e acqua di condensa, inoltre i livelli di emissività rumorosa sono molto ridotti.
Noi di New Euroart Srl, assieme al Politecnico di Bari e al Distretto Nuova Energia siamo impegnati nella ricerca, nella filiera dell’idrogeno, con il Progetto H2-SM».
Di cosa si tratta?
«L’obiettivo principale è quello di produrre idrogeno, utilizzando tecnologie consolidate e mature. Infatti, partendo dal fotovoltaico, ovvero sfruttando l’energia solare, si ha la produzione di energia elettrica utilizzata per il meccanismo di elettrolisi tramite il quale viene prodotto idrogeno. Questo viene poi stoccato e direzionato utilizzando dei sistemi studiati ad-hoc, prima del suo utilizzo nel settore dei trasporti sia pubblico che privato e in particolare nella mobilità ferroviaria. L’attività di ricerca non prevedrà solo la fattibilità tecnica del progetto ma anche quella economica, con valutazione del business legato al prodotto e l’identificazione delle attività e delle risorse chiave per l’effettuazione delle analisi economico-finanziarie degli investimenti.
Il progetto H2-SM soddisfa appieno il concetto di green energy, ovvero energia a basso impatto ambientale, e permetterebbe alla Puglia di diventare un fiore all’occhiello della mobilità sostenibile offrendo, altresì, al turismo paesaggi naturalistici a zero emissioni e bassissimo inquinamento acustico».

Nasce RADIO CONFAPI: On Air da mercoledì 21 Aprile

Il 21 Aprile 2021 alle ore 8.00 sarà on air RADIO CONFAPI, la web radio di Confapi, un palcoscenico dedicato e destinato al lavoro delle nostre imprenditrici e dei nostri imprenditori e dei loro collaboratori, aperto agli orizzonti e alle sfide future.

Radio Confapi – spiega il Presidente, Maurizio Casasco – vuole essere la voce delle donne e degli uomini che lavorano nelle imprese e che dalla nascita della Confederazione, più di 70 anni fa, hanno fatto dell’Italia la seconda potenza manifatturiera in Europa. Vogliamo essere la voce di chi sta affrontando i venti della crisi, investendo i propri patrimoni, di chi è impegnato ogni giorno al fianco dei lavoratori, credendo nel futuro e nella crescita del nostro Paese. Vogliamo far conoscere alle Istituzioni i nostri territori, le loro istanze e le possibili soluzioni ai loro problemi. Vogliamo trasferire esperienza e conoscenza – conclude il Presidente di Confapi – per continuare a essere la locomotiva del Paese e rafforzare il nostro ruolo sociale ed economico come sempre abbiamo fatto“.

Radio Confapi sarà uno strumento di informazione, comunicazione e confronto sui principali temi di interesse della piccola e media industria privata e dell’intero sistema che ruota attorno alla Confederazione. Si tratteranno, con la partecipazione di esponenti della politica, delle Istituzioni, delle parti sociali, della cultura nonché di esperti e della società civile, argomenti di attualità che impattano le PMI; si illustreranno misure e norme, si porteranno avanti le istanze del mondo che Confapi rappresenta con particolare attenzione al mondo dei giovani e delle donne.  I programmi saranno intervallati da musica e dalle notizie principali della giornata e da altri servizi.

L’ascolto sarà possibile dal computer, collegandosi al sito nazionale www.radioconfapi.org, ma soprattutto grazie all’applicazione che vi invitiamo a scaricare e a far scaricare. L’app si può scaricare dall’App Store di Apple  e da Google Play per i dispositivi Android.  Radio Confapi sarà in podcast sugli aggregatori: Spotify, Apple Podcast, Google Podcast e Spreaker.

Riconfermato il Presidente di Confapi Industria Taranto Roberto Palasciano nel consiglio direttivo del Distretto Produttivo regionale “La Nuova Energia”

Il Distretto Produttivo regionale “La Nuova Energia” rappresenta il sistema produttivo pugliese della green economy. Un Distretto che vede la Puglia campione nazionale del settore “green” in un momento in cui i temi della sostenibilità ambientale e della transizione energetica sono al centro del dibattito sulle prospettive politiche ed economiche nazionali, con le imminenti risorse derivanti dal Recovery Plan, in discussione in queste settimane al ministero della Transizione Ecologica.

L’assemblea ha riconfermato il Presidente Beppe Bratta e la composizione del nuovo consiglio direttivo testimonia il coinvolgimento diretto negli organi di grandi, piccole imprese e professionisti operanti. dal nord al sud della Puglia in tutti i settori della green economy, oltre a tutte le università pugliesi, Enea, Enti locali e associazioni datoriali e sindacali.

Al presidente di Confapi Industria Taranto il compito di portare avanti una delle mission di Confapi a sostegno delle PMI del territorio.

“Digital Transformation: tecnologie e competenze a supporto delle PMI”, al via il ciclo di webinar organizzato da CONFAPI Industria Taranto e MedITech

CONFAPI Industria Taranto e MedITech, Competence Center Industria 4.0 lanciano un progetto formativo gratuito sulle opportunità offerte dalle tecnologie 4.0, dedicato alle imprese del territorio tarantino.

La CONFAPI Industria Taranto è tra i fautori, a livello nazionale, del piano “Industria 4.0; ha istituito, infatti, il DIH-EDI Digital Innovation Hub annoverato ufficialmente nel portale www.atlantei40.it

 Il MedITech è un Competence Center a dimensione nazionale con una particolare proiezione verso il Sud Italia e verso il bacino mediterraneo. La direttrice principale di MedITech è l’integrazione 4.0. Promuove l’uso integrato delle tecnologie abilitanti, sia in maniera verticale per potenziare la filiera produttiva di comparti strategici per il territorio di riferimento, sia in maniera orizzontale per migliorare il dialogo tra una filiera e l’altra, riconfigurando soluzioni tecnologiche transitive per comparti diversi.

 MedITech e CONFAPI Industria Taranto hanno individuato nel DIH-EDI Digital Innovation Hub di Confapi Taranto l’opportunità di collaborazione per l’attuazione di una più avanzata politica per il Trasferimento Tecnologico e per l’Innovazione.

Nasce così il progetto formativo dal titolo “Digital Transformation: tecnologie e competenze a supporto delle PMI. Articolato in 4 webinar, il ciclo si pone l’obiettivo di sensibilizzare e formare sulle opportunità connesse al “Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0”, quale strumento per perseguire la crescita, la diversificazione, la competitività e il rilancio delle imprese, con particolare riferimento alle realtà della provincia di Taranto.

Il ciclo prende avvio con il primo appuntamento ““L’avvio del percorso di trasformazione digitale” che si terrà venerdì 02 aprile, alle ore 15:00 in video conference.

Interverrà il Professore del Politecnico di Bari, Ing. Pierpaolo Pontrandolfo per presentare il MedITech e la sua mission e il Responsabile del DIH di CONFAPI Industria Taranto, Dott. Maurizio Maraglino Misciagna, per illustrare gli strumenti finanziari a supporto delle aziende.

La partecipazione all’evento è gratuita.

L’evento sarà una diretta sulla piattaforma di video conference Zoom. Per iscriverti e partecipare all’evento clicca qui. Per informazioni inviare una mail a info@confapitaranto.it

Bilateralità e Welfare nelle PMI: ENFEA ed ENFEA Salute

CONFAPI Industria Taranto in collaborazione con ENFEAENFEA SALUTE e le organizzazioni sindacali territoriali CGIL, CISL, UIL organizza il webinar gratuito “Bilateralità e Welfare nelle PMI: ENFEA ed ENFEA Salute” in programma martedì 30 marzo 2021, alle ore 14:30 sulla piattaforma di video conference Zoom. 
L’evento, interamente dedicato alla bilateralità espressione dei contratti collettivi sottoscritti da Confapi Industria Taranto, CGIL, CISL e UIL, sarà rivolto alla conoscenza delle opportunità che Enfea garantisce alle aziende, ai lavoratori e alle lavoratrici e all’approfondimento degli strumenti che offre. Un ampio ventaglio di soluzioni per il welfare aziendale a disposizione di aziende e lavoratori, a cui si aggiungono anche una serie di interventi straordinari legati all’emergenza Covid-19.

Per partecipare all’evento cliccare sul seguente link: http://bit.ly/WebinarConfapi

Per partecipare all’evento cliccare sul seguente link: http://bit.ly/WebinarConfapi

Costituita in Confapi Industria Taranto la sezione ANIEM

Il Presidente di Confapi Taranto Roberto Palasciano ed il Presidente della sezione Confapi ANIEM Taranto Fernando Nuzzo

Nell’ottica di strutturare la nostra associazione, Il 25 Gennaio u.s. è stata costituita la sezione edile di Confapi Industria Taranto, denominata Confapi Aniem Taranto

La sezione è diretta emanazione di Confapi Industria Taranto e nasce nell’ambito della stessa. Fanno parte della sezione le Imprese operanti nel settore edile e nei settori affini all’edilizia associate a Confapi Industria Taranto, associata a Confapi – Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria.

Un passaggio importante questo,  per le aziende del settore perché siano rappresentate sia all’interno degli organi nazionali di Confapi che a livello territoriale nelle sedi istituzionali, sindacali e contrattuali per la tutela degli interessi della categoria.

Presidente di Confapi ANIEM Taranto è stato nominato il Sig. Fernando Nuzzo, rappresentante legale dell’ impresa GE.DI. GROUP INTERNATIONAL.

Al Presidente Nuzzo gli auguri di buon lavoro da parte di tutti gli associati.

Rinnovate le cariche sociali in Confapi Industria Taranto. Roberto Palasciano confermato Presidente

L’Assemblea generale dei soci, riunitasi in modalità telematica a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, ha riconfermato all’unanimità alla guida della Associazione delle piccole e medie industrie private della provincia ionica il Presidente Roberto Palasciano.

“Il periodo storico che stiamo vivendo impone, ora più che mai –  dichiara Roberto Palasciano  –  un’attenta riflessione sulla correlazione tra salute, impresa e lavoro. Taranto diventa think tank internazionale per uno sviluppo industriale ecosostenibile, con un occhio di riguardo alle peculiarità produttive e infrastrutturali dell’ area e con la consapevolezza, in sinergia con le altre istituzioni ed associazioni tarantine, di non soggiacere più a scelte calate dall’ alto, ma di rivendicare un ruolo da protagonisti. E’ questo il percorso che intendo portare avanti insieme ai miei associati nel corso dei prossimi tre anni.

All’ordine del giorno anche la nomina del Vice Presidente ed il rinnovo del consiglio direttivo.

La nuova compagine di Confapi Industria Taranto:

PRESIDENTE  Roberto Palasciano (New Euroart s.r.l.)

VICEPRESIDENTE  Vito Pinto (Impianti Engineering s.r.l.)

CONSIGLIO DIRETTIVO:

Giuseppe  D’Alessandro (Tecnomec Engineering s.r.l.)

Oscar Carrisi  (Priver Industriale s.r.l.)

Emanuele Villani  (EMV  I.E.S.  s.r.l.s)

Domenico Macrì   (Surgikal s.r.l.)

Fernando Nuzzo  (GE.DI. GROUP INTERNATIONAL s.r.l.)

Analisi sintetica del DL Ristori bis, il cui testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 09/11/2020

TITOLO I – Sostegno alle imprese e all’economia

Art. 1 (Rideterminazione del Contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 e nuovo contributo a favore degli operatori dei centri commerciali).

L’Allegato 1 del presente decreto sostituisce l’Allegato 1 del DL Ristori 1. Si prevede inoltre che per bar e ristoranti situati nelle aree di rischio sottoposte a chiusura totale dell’attività il contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137 (DL Ristori 1) è aumentato di un ulteriore 50 per cento.

Il contributo a fondo perduto di cui al presente articolo è riconosciuto nell’anno 2021 agli operatori con sede operativa nei centri commerciali e agli operatori delle produzioni industriali del comparto alimentare e delle bevande, interessati dalle nuove misure restrittive nel limite di spesa di 280 milioni di euro. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che rientrano nell’Allegato 1, tale contributo è determinato entro il 30 per cento del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 1 del decreto n. 137 del 2020. Per i soggetti di cui al comma 4 che svolgono come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO che non rientrano nell’Allegato 1 al presente decreto legge, il contributo spetta alle condizioni è determinato entro il 30 per cento del valore calcolato sulla base dei dati presenti nell’istanza trasmessa e dei criteri stabiliti dai commi 4, 5 e 6 dell’articolo 25 del decreto-legge n. 34 del 2020.

Art. 2 (Contributo a fondo perduto da destinare agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020)

E’ riconosciuto un contributo a fondo perduto a favore dei oggetti che, alla data del 25 ottobre 2020, hanno la partita IVA attiva, dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al presente decreto e hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.

Art. 3 (Controlli antimafia)

Il protocollo sui controlli antimafia si applica anche in relazione ai contributi a fondo perduto disciplinati dal presente decreto e dal decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137.

Art. 4 (Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda per le imprese interessate dalle nuove misure restrittive del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre 2020)

Alle imprese operanti nei settori riportati nell’Allegato 2 al presente decreto, nonché alle imprese che svolgono le attività di cui ai codici ATECO 79.1, 79.11 e 79.12 (agenzie di viaggio e tour operator) che hanno la sede operativa nelle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità, spetta il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda di cui all’articolo 8 del decreto legge 28 ottobre 2020, n. 137, con riferimento a ciascuno dei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020.

Art. 5 (Cancellazione della seconda rata IMU)

Per l’anno 2020 non è dovuta la seconda rata dell’imposta municipale propria (IMU) che deve essere versata entro il 16 dicembre 2020, concernente gli immobili e le relative pertinenze in cui si esercitano le attività riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 2 al presente decreto, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate, ubicati nei comuni delle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità.

Art. 6 (Estensione proroga del termine di versamento del secondo acconto per i soggetti che applicano gli indici sintetici di affidabilità fiscale)

Nei confronti dei soggetti che esercitano attività economiche per le quali sono stati approvati gli indici sintetici di affidabilità fiscale operanti nei settori economici individuati nell’Allegato 1 al decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137, come sostituito dall’articolo 1, comma 1, del presente decreto e nell’Allegato 2 al presente decreto, aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, ovvero esercenti l’attività di gestione di ristoranti nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto, la proroga al 30 aprile 2021 del termine relativo al versamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP si applica indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi. Non si fa luogo al rimborso di quanto già versato.

Art. 7 (Sospensione dei versamenti tributari)

Per i soggetti che esercitano le attività economiche sospese aventi domicilio fiscale, sede legale o sede operativa in qualsiasi area del territorio nazionale, per quelli che esercitano le attività dei servizi di ristorazione che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità e da un livello di rischio alto nonché per i soggetti che operano nei settori economici individuati nell’Allegato 2 al presente decreto-legge, ovvero esercitano l’attività alberghiera, l’attività di agenzia di viaggio o quella di tour operator, e che hanno domicilio fiscale, sede legale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto sono sospesi i termini che scadono nel mese di novembre 2020 relativi: a) ai versamenti relativi alle ritenute alla fonte e alle trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, che i predetti soggetti operano in qualità di sostituti d’imposta; b) ai versamenti relativi all’imposta sul valore aggiunto. I versamenti sospesi ai sensi del comma 1 sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 16 marzo 2021 o mediante rateizzazione fino a un massimo di quattro rate mensili di pari importo, con il versamento della prima rata entro il 16 marzo 2021.

Art. 8 (Disposizioni di adeguamento e di compatibilità degli aiuti con le disposizioni europee)

Individua le coperture per finanziare eventuali estensioni delle misure di cui al presente provvedimento alle Regioni che potrebbero essere classificate ad un livello di rischio alto nelle prossime settimane.

TITOLO II – Disposizioni in materia di salute, lavoro e famiglia

Art. 9 (Prestazioni acquistate dal SSN da privati accreditati)

Le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano che, in funzione dell’andamento dell’emergenza Covid, hanno sospeso, anche per il tramite dei propri enti, le attività ordinarie, possono riconoscere alle strutture private accreditate destinatarie di apposito budget per l’anno 2020, fino a un massimo del 90 per cento del budget assegnato nell’ambito degli accordi e dei contratti stipulati per l’anno 2020, ferma restando la garanzia dell’equilibrio economico del Servizio sanitario regionale.

Art. 10 (Arruolamento a tempo determinato di medici e infermieri militari)

Nel rispetto di quanto previsto in materia di modalità, di requisiti, di procedure e di trattamento giuridico ed economico, per l’anno 2021 è autorizzato l’arruolamento, a domanda, di personale dell’Esercito italiano, della Marina militare, dell’Aeronautica militare in servizio a tempo determinato, con una ferma della durata di un anno, non prorogabile, e posto alle dipendenze funzionali dell’Ispettorato generale della Sanità militare.

Art. 11 (Sospensione dei versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali per i datori di lavoro privati con sede operativa nei territori interessati dalle nuove misure restrittive)

La sospensione dei versamenti contributivi dovuti nel mese di novembre 2020 si applica anche in favore dei datori di lavoro privati appartenenti ai settori individuati nell’Allegato 1 al presente decreto. La predetta sospensione non opera relativamente ai premi per l’assicurazione obbligatoria INAIL.

Art. 12 (Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 137, del 2020)

Sono prorogati al 15 novembre 2020 i termini decadenziali di invio delle domande di accesso ai trattamenti di cassa integrazione collegati all’emergenza Covid-19.

Art. 13 (Congedo straordinario per i genitori in caso di chiusura delle scuole secondarie di primo grado)

Limitatamente alle aree del territorio nazionale, caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto, nelle quali sia stata disposta la chiusura delle scuole secondarie di primo grado, e nelle sole ipotesi in cui la prestazione lavorativa non possa essere svolta in modalità agile, è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori di alunni delle suddette scuole, lavoratori dipendenti, la facoltà di astenersi dal lavoro per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza.

Art. 14 (Bonus baby-sitting regioni zone rosse)

I genitori lavoratori di alunni in zone rosse hanno diritto ad uno o più bonus baby-sitting per massimo € 1.000,00. La fruizione è riconosciuta alternativamente ad entrambi i genitori, solo se gli stessi non possano svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile.

Art. 15 (Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore)

Viene istituito il “Fondo straordinario per il sostegno degli enti del Terzo settore ”, con una dotazione di 70 milioni di euro per il 2021.

Art. 16 (Rifinanziamento Caf)

Autorizzata per l’anno 2020 la spesa di 5 milioni di euro, da trasferire all’INPS, al fine di consentire ai beneficiari delle prestazioni sociali agevolate di ricevere l’assistenza nella

presentazione delle dichiarazioni sostitutive uniche ai fini ISEE, affidata ai CAF.

Art. 17 (Modifica Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008)

Sostituisce gli allegati, di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di misure e livelli di contenimento e di contenimento per i processi industriali nei luoghi di lavoro che potrebbero essere contaminati da agenti biologici.

Art. 18 (Modifiche all’articolo 42-bis, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con

modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126)

Prevede che per i soggetti con sede legale, operativa o domicilio fiscale a Lampedusa e Linosa, i versamenti dei tributi scaduti nelle annualità 2018 e 2019 sono effettuati, nel limite del 40% dell’importo dovuto senza applicazione di sanzioni e interessi entro il 21 dicembre 2020.

Art. 19 (Proroga articolo 10 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 in materia di potenziamento risorse umane dell’INAIL)

Si proroga al 31 dicembre 2021 la disposizione in esame che autorizza l’INAIL a ad acquisire un contingente di 200 medici specialisti e di 100 infermieri.

Art. 20 (Finanziamento Fondi bilaterali di cui all’art. 27 del decreto legislativo del 14 settembre 2015, n. 148 per erogazione assegno ordinario Covid-19)

I Fondi di solidarietà bilaterali alternativi (art. 27 D.lgs. n. 148/2015) possono utilizzare le somme stanziate dal Dl Agosto anche per erogazione assegno ordinario COVID-19 fino al 12 luglio 2020.

TITOLO III – Altre disposizioni urgenti

Art. 21 (Esonero contributivo a favore delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura)

Il beneficio riconosciuto alle filiere agricole, della pesca e  dell’acquacoltura dal Dl Rilancio per novembre 2020 è esteso anche a dicembre 2020.

Art. 22 (Quarta gamma)

Le risorse destinate dal Dl Agosto alla creazione di un Fondo per la promozione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma sono destinate anche ai prodotti ortofrutticoli di prima gamma evoluta (freschi, confezionati, non lavati e pronti per il consumo)

Art. 23 (Disposizioni per la decisione dei giudizi penali di appello nel periodo di emergenza

epidemiologica da COVID-19)

Vengono introdotte disposizioni per la decisione sugli appelli proposti contro le sentenze penali di primo grado.

Art. 24 (Disposizioni sulla sospensione del corso della prescrizione e dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali nel periodo di emergenza epidemiologica da COVID-19)

Vengono introdotte disposizioni sulla sospensione del corso della prescrizione e dei termini di custodia cautelare nei procedimenti penali.

Art. 25 (Misure urgenti in tema di prove orali del concorso notarile e dell’esame di abilitazione

all’esercizio della professione forense)

Introdotte disposizioni in tema di prove orali del concorso notarile e dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense.

Art. 26 (Differimento entrata in vigore class-action)

L’entrata in vigore delle disposizioni di cui alla legge sulla azione di classe è posticipata al 19/05/2021.

Art. 27 (Disposizioni in materia di trasporto pubblico locale)

Disposizioni sul Fondo destinato a compensare la riduzione dei ricavi tariffari relativi ai passeggeri di cui all’art. 200 Dl Rilancio. Disposizioni sulle quote da assegnare a ciascuna regione e

provincia autonoma per il finanziamento dei servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale e regionale.

Art. 28 (Disposizioni in materia di elezioni degli organi territoriali e nazionali degli ordini professionali nel periodo emergenziale)

Dispone che il rinnovo degli organi collegiali degli Ordini e dei Collegi professionali, nazionali e territoriali può avvenire, in tutto o in parte, secondo modalità telematiche, nel rispetto dei principi di segretezza e libertà nella partecipazione al voto.

Art. 29 (Disposizioni a favore dei lavoratori sportivi)

Prevede che fini dell’erogazione dell’indennità di cui all’articolo 17 del Dl Ristori, si considerano cessati a causa dell’emergenza  epidemiologica tutti i rapporti di collaborazione scaduti alla data del 31 ottobre 2020 e non rinnovati. Dispone inoltre che il limite di spesa di cui al comma 1 del medesimo art. 17 è incrementato degli eventuali avanzi di spesa disponibili nel bilancio di Sport e Salute S.p.A. verificatisi con riferimento all’erogazione dell’indennità di cui ai Decreti Cura Italia, Rilancio e Agosto.

Art. 30 (Fondo Unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche)

Incrementa le risorse di cui all’art. 218-bis del Dl Rilancio relativo alle Associazioni sportive dilettantistiche, già nella disponibilità del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, nell’ambito del predetto bilancio, tramite le risorse provenienti dal Fondo di cui all’articolo 3 Dl Ristori. Tale fondo assume la denominazione di “Fondo Unico per il sostegno delle associazioni e società sportive dilettantistiche”.

Art. 31 (Pubblicazione dei risultati del monitoraggio dei dati inerenti l’emergenza epidemiologica da COVID-19)

Prevede che il Ministero della salute, con frequenza settimanale, pubblica sul proprio sito istituzionale i risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici. Il Ministro della salute con propria ordinanza può individuare una o più regioni nei cui territori si manifesta un più elevato rischio

epidemiologico e in cui, conseguentemente, si applicano le specifiche misure individuate con DPCM.  

Le ordinanze sono efficaci per un periodo minimo di 15 giorni. L’accertamento della permanenza per 14 giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive comporta in ogni caso la nuova classificazione.

TITOLO IV – Disposizioni finali

Art. 32 (Disposizioni finanziarie)

Gli oneri di cui alle disposizioni del decreto sono parti a 2.568,8 milioni di euro per l’anno 2020 e 1.006,99 milioni di euro per l’anno 2021.

Art. 33 (Entrata in vigore)

Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale

della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

Pubblicato il decreto attutivo del bando Digital Transformation rivolto alle PMI

Per questa misura, prevista dal Decreto Crescita (articolo 29, commi da 5 a 8), ci sono a disposizione 100 milioni di euro per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi di micro, piccole e medie imprese, attraverso le tecnologie di Impresa 4.0 e soluzioni digitali di filiera. Sono concesse agevolazioni fino al 50%: 10% sotto forma di contributo e 40% come finanziamento agevolato.

Sono agevolati progetti da 50 mila a 500 mila euro di imprese singole o associate (fino a 10 soggetti aderenti) mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione, con capofila un DIH (Digital Innovation Hub) o un EDI (ecosistema digitale per l’innovazione). I progetti devono essere diretti alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi dei proponenti mediante:

  1. tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale impresa 4.0. (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics) e/o;
  2. tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:
    1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
    2) al software;
    3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
    4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange-EDI), geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.
  3. A tal fine i progetti devono prevedere la realizzazione di:
    1. attività di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione, ovvero;
    1. investimenti.

I progetti di spesa devono prevedere una durata non superiore a 18 mesi dalla concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità di proroga non superiore a 6 mesi. I progetti possono essere cofinanziati nell’ambito del PON Imprese e Competitività 2014-2020.

Requisiti e settori ammessi

Possono fare domanda di agevolazioni le PMI:

  • attive nel Registro imprese;
  • operanti in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o servizi alle imprese manifatturiere e/o (in via sperimentale per gli anni 2019-2020) nel  settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in ottica di maggiore accessibilità e in favore di soggetti disabili;
  • che hanno conseguito, nell’esercizio dell’ultimo bilancio approvato e depositato, ricavi per almeno 100 mila euro;
  • che dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro imprese;
  • sono sottoposte a procedura concorsuale e in stato di fallimento, liquidazione anche volontaria, amministrazione controllata, concordato preventivo o qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Sulla base dei settori ammessi, nell’allegato n. 1 del decreto attuativo sono identificate le attività economiche ammissibili.

Le domande potranno essere compilate dal prossimo 15 dicembre e saranno valutate e gestite da Invitalia.

Enasarco per le PMI: conto alla rovescia per le elezioni. Come si vota

Dal 24 settembre al 7 ottobre prossimi agenti di commercio e consulenti finanziari iscritti all’Ente Nazionale di Assistenza per gli Agenti e Rappresentanti di Commercio (Enasarco)  avranno la possibilità di scegliere, votando in modalità online, i propri rappresentanti in seno all’istituto di previdenza Fondazione Enasarco.

L’elezione dei sessanta Delegati dell’Assemblea farà da prologo alla nomina dei quindici Consiglieri di Amministrazione, che guideranno l’Ente per i prossimi quattro anni.

Guida al voto via pec

Il nuovo bando macchinari innovativi

Per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il MISE mette a disposizione 265 milioni di euro, di cui il 25% riservato alle micro e piccole aziende.

L’obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l’utilizzo delle tecnologie previste nell’ambito del piano Impresa 4.0 o di favorire la loro transizione verso l’economia circolare.

BENEFICIARI:

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento.

Alle agevolazioni potranno accedere anche i liberi professionisti. Inoltre, per facilitare l’accesso alle agevolazioni delle imprese di micro e piccola dimensione sono ammesse anche le reti d’impresa.

Per quali tecnologie chiedere l’agevolazione: I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere investimenti innovativi diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa per consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.

Le tecnologie ammesse sono: 

  • Advanced manufacturing solutions
  • Additive manufacturing
  • Realtà aumentata
  • Simulation
  • Integrazione orizzontale e verticale
  • Internet of things e Industrial internet
  • Cloud 
  • Cybersecurity
  • Big data e Analytics

In alternativa, i programmi devono favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile.

Nello specifico, sono ammesse: 

  • Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale
  • Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime
  • Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua
  • Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
  • Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
  • Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri

Come funzionano le agevolazioni

Le spese ammissibili devono essere comprese tra i 400mila euro e i 3 milioni.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale delle spese ammissibili pari al 75%.

In particolare, per le imprese micro e piccole il contributo è del 35% e il finanziamento agevolato del 40%, mentre per le imprese di media dimensione è previsto un contributo in conto impianti del 25% e un finanziamento agevolato del 50%.

Quando presentare domanda

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni si svolge in due fasi: la compilazione della domanda può essere fatta a partire dal 23 luglio 2020, ma l’invio vero e proprio della domanda di accesso alle agevolazioni è a partire dal 30 luglio.

La chiusura dello sportello è disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese e comunicata nell’apposita sezione del sito internet del Ministero e nella Gazzetta ufficiale.

Guida Agenzia delle Entrate su superbonus 110% DL rilancio

Il Decreto Rilancio, nell’ambito delle misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19, ha incrementato al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021, a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, di interventi di riduzione del rischio sismico, di installazione di impianti fotovoltaici nonché delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici (cd. Superbonus).

Guida_superbonus

Circolare Agenzia Entrate con chiarimenti per fruizione fondo perduto (art. 25 del dl rilancio)

Ulteriori chiarimenti ai fini della fruizione del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25 del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n. 34 recante «Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19».

Dl Rilancio convertito in legge: le novità

Nel Dl n. 34/2020 (Decreto Rilancio) convertito in legge, dopo l’approvazione definitiva in Senato del testo approvato con fiducia alla Camera ed emendato in Commissione Bilancio, ci sono numerose agevolazioni e incentivi pensati per la ripresa economica del Paese.

Il provvedimento mette a sistema e incorpora alcune delle misure disposte da precedenti Dpcm del Governo, rendendo in alcuni casi strutturali agevolazioni pensate sia per la ripartenza delle attività produttive sia per il rilancio dei consumi delle famiglie.

Ecco la tabella delle principali novità  sintetizzate dall’Agenzia dell’Entrate.

Art. 26 – Rafforzamento patrimoniale imprese di medie dimensioni
Possono accedere al credito d’imposta su perdite registrate nel 2020 e al fondo Patrimonio PMI anche società in concordato preventivo di continuità, con omologa già emessa, se in situazione di regolarità contributiva e fiscale nell’ambito di piani di rientro e rateizzazione esistenti alla data di entrata in vigore del decreto Rilancio.
Art. 28 – Credito d’imposta canoni di locazione immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda
Il bonus affitto immobili a uso non abitativo spetta anche ad agenzie di viaggio e turismo e tour operator, oltre che strutture alberghiere e agrituristiche, indipendentemente dal volume di affari nel periodo d’imposta precedente. Agli altri operatori, invece, il credito al 60% (ridotto al 30% per contratti di servizi a prestazioni complesse o affitto d’azienda comprensivi di almeno un immobile a uso non abitativo destinato allo svolgimento dell’attività) spetta se i ricavi o compensi non superano 5 milioni di euro.Bonus al 20% e al 10%, rispettivamente, anche per imprese esercenti attività di commercio al dettaglio con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro.Per coloro che hanno avviato l’attività nel 2019 e per soggetti con domicilio fiscale o sede operativa nei comuni con stati di emergenza per eventi calamitosi, in atto alla data di dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19, eliminato il vincolo di diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di marzo, aprile e maggio 2020.Possibilità di cedere al locatore il credito d’imposta al posto del canone, previo accordo tra le parti.
Art. 38, commi 7-9 – Rafforzamento startup innovative
Portato da 100mila a 300mila euro annui l’investimento massimo in Startup o PMI innovative detraibile al 50%, con priorità rispetto alla detrazione di cui all’articolo 29 del Dl n. 179/2012, fruibile sulla parte di investimento eccedente e comunque nei limiti delle regole sugli aiuti de minimis.
Art. 38-ter (nuovo) – Promozione società benefit
Introdotto un credito d’imposta al 50% sui costi di costituzione o trasformazione in società benefit (articolo 1, comma 376 e seguenti, legge n. 208/2015), sostenuti dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio ed entro il 31 dicembre 2020 (nel rispetto delle regole sugli aiuti de minimis e fino a 7 milioni di spesa) utilizzabile in compensazione per l’anno 2021.
Art. 44, commi da 1-bis a 1-novies (nuovi) – Incremento fondo acquisto autoveicoli a basse emissioni
Istituiti nuovi contributi a favore di persone fisiche e giuridiche dal 1° agosto al 31 dicembre 2020 per acquisto, anche in locazione finanziaria, di un veicolo nuovo. A determinate condizioni, l’incentivo è cumulabile con quello per autoveicoli a basse emissioni di CO2 (articolo 1, comma 1031, legge n. 145/2018).Alle persone fisiche che tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2020 rottamano un veicolo usato omologato in classi da Euro 0 a Euro 3 e acquistano un veicolo usato di classe non inferiore a Euro 6 o con emissioni di CO2 fino 60 g/km, spetta uno sconto del 60% sugli oneri fiscali per il trasferimento di proprietà.Le persone fisiche che provvedono alla rottamazione di un secondo veicolo spettano, oltre ai 1.500 euro per il primo veicolo, altri 750 euro che, in alternativa, possono essere utilizzati come credito d’imposta entro tre annualità per acquistare monopattini elettrici, biciclette, abbonamenti al trasporto pubblico, servizi di mobilità elettrica in condivisione o sostenibile.
Art. 46-bis (nuovo) – Credito d’imposta mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali
Incrementate di 30 milioni di euro per il 2020 le risorse a favore del credito d’imposta per la partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali (articolo 49, Dl n. 34/2019), già indirizzate anche alle spese per fiere e manifestazioni all’estero disdette a causa della pandemia (articolo 12-bis, Dl n. 23/2020).La somma aggiuntiva andrà alle imprese diverse da PMI e operatori del settore fieristico, per compensare i danni dell’annullamento o mancata partecipazione a fiere e manifestazioni commerciali in Italia.
Art. 48-bis (nuovo) – Credito d’imposta rimanenze di magazzino nel settore tessile, moda e accessori
Per esercenti attività d’impresa che operano nell’industria del tessile e moda, calzaturiero e pelletteria, è istituito un credito di imposta al 30% del valore delle rimanenze di magazzino eccedente la media delle tre annualità precedenti a quella in corso alla data di entrata in vigore del Dpcm 9 marzo 2020 (tetto massimo 45 milioni di euro).Il bonus può essere usato solo in compensazione tramite F24, nel periodo d’imposta successivo a quello di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio. Un provvedimento MiSE-MEF fisserà i criteri per individuare i beneficiari e le modalità attuative.
Art. 118-ter (nuovo) – Riduzione aliquote e tariffe enti territoriali per pagamento con domiciliazione bancaria
Gli enti territoriali possono deliberare una riduzione fino al 20% delle tariffe e delle aliquote delle proprie entrate tributarie e patrimoniali per chi paga con addebito su conto corrente bancario o postale.
Art. 119 – Incentivi efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine ricarica veicoli elettrici
Tante le novità in materia di superbonus al 110% per interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e di colonnine per ricarica di veicoli elettrici negli edifici. In particolare:agevolabili anche i lavori di efficientamento di unità immobiliari in edifici plurifamiliari indipendenti con accesso autonomo , come le villette a schiera;detrazione per isolamento termico non solo per superfici opache orizzontali e verticali ma anche inclinate (es.: coibentazione di qualsiasi tipo di tetto);limiti di spesa agevolabile differenziati per tipologia di edifici: non più 60mila euro per unità immobiliare ma 50mila per edifici unifamiliari, 40mila per condomìni fino a otto unità immobiliari, 30mila per quelli più numerosi;climatizzazione invernale anche con impianti a collettori solari e, nei nei comuni montani, con allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente (articolo 2, comma 2, lettera tt), Dlgs n. 102/2014);per edifici unifamiliari e villette a schiera, nelle zone non metanizzate è ammessa installazione agevolata di caldaie a biomassa con valori di emissioni almeno per la classe 5 stelle, con spesa agevolabile per i lavori sulle parti comuni degli edifici di 20mila euro – moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio – nei condomìni fino a otto unità, 15mila euro in quelli più grandi, 30mila euro per edifici unifamiliari e villette a schiera;per immobili sottoposti a vincolo (Dlgs n. 42/2004) e a regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali che impediscono interventi di coibentazione e sostituzione impianti di climatizzazione invernale, il superbonus spetta per qualunque opera che migliori la prestazione energetica di due classi o, se non possibile, la classe energetica più alta;detrazione al 110% anche per interventi di demolizione e ricostruzione;per interventi di istituti autonomi case popolari (Iacp) o enti aventi le stesse finalità sociali, il superbonus è fruibile fino al 30 giugno 2022;sismabonus al 110% anche per sistemi di monitoraggio strutturale continuo a fini antisismici, se realizzati assieme a quelli di miglioramento o adeguamento antisismico;ammessi al beneficio anche Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale, e associazioni e società sportive dilettantistiche per gli interventi sugli spogliatoi;per le persone fisiche, il superbonus per efficienza energetica spetta al massimo su due unità immobiliari, oltre che per interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali;esclusi dalla detrazione al 110% gli immobili delle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (abitazioni di tipo signorile, ville, castelli o palazzi di eminenti pregi artistici o storici);un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio, definirà le modalità attuative, comprese quelle per lo sconto in fattura o cessione del credito.
Art. 121 – Opzione cessione o sconto in luogo delle detrazioni fiscali
Per le spese 2020 e 2021, le agevolazioni fiscali per interventi edilizi ed energetici possono essere fruite sotto forma di credito d’imposta o sconto sul corrispettivo, precisando che:l’opzione può essere esercitata per ogni stato di avanzamento lavori (non più di due per intervento, ciascuno deve riferirsi ad almeno il 30% dell’intervento stesso);per il bonus facciate, non solo per interventi di recupero o restauro facciata esterna di edifici esistenti in zona A o B (articolo 1, comma 219, legge 160/2019) ma anche rifacimento facciata con interventi influenti dal punto di vista termico o che interessano oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio (successivo comma 220);se si opta per il credito d’imposta, è ammessa in deroga la compensazione in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali e accessori, anche oltre 1.500 euro (articolo 31, comma 1, Dl 78/2010);un provvedimento delle Entrate, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione del Dl Rilancio, definirà le modalità attuative dell’opzione.
Art. 122 – Cessione crediti d’imposta di provvedimenti Covid-19
La cessione dei crediti d’imposta previste da provvedimenti volti a fronteggiare l’emergenza Coronavirus (bonus affitto botteghe e negozi; bonus locazione immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda; adeguamento ambienti di lavoro; sanificazione e acquisto dispositivi di protezione), in via sperimentale fino al 31 dicembre 2021, può avvenire anche nei confronti del locatore o del concedente, a fronte di uno sconto di pari importo sul canone.
Art. 125 – Credito d’imposta sanificazione e acquisto dispositivi di protezione
Il credito d’imposta al 60% delle spese 2020 per sanificare ambienti di lavoro e strumenti per l’attività, nonché per acquistare dispositivi di protezione individuale o altri idonei a garantire la salute di lavoratori e utenti, è stato esteso alle strutture ricettive extra-alberghiere non imprenditoriali, purché in possesso del codice identificativo da utilizzare in ogni comunicazione sull’offerta e la promozione dei servizi all’utenza (articolo 13-quater, comma 4, Dl 34/2019).Il bonus, oltre a non concorrere alla formazione del reddito e ai fini IRAP, non rileva ai fini della deducibilità di interessi passivi e componenti negative di reddito (articoli 61 e 109, TUIR).
Art. 129-bis (nuovo) – Disposizioni in materia di imposte dirette e accise Campione d’Italia
Modificate alcune misure della Legge di Bilancio 2020 riguardanti il comune di Campione d’Italia (articolo 1, comma 573 e seguenti, legge 160/2019). In particolare:salgono a dieci i periodi di imposta nei quali sono dimezzate imposte sui redditi e IRAP dovute dalle persone fisiche e dalle società residenti o iscritte alla Camera di commercio di Campione d’Italia e per il 2020 ne vengono innalzati i massimali (800mila euro per le imprese, 120mila per pesca e acquacoltura, 100mila euro per  produzione primaria di prodotti agricoli);modulato in base alle dimensione d’impresa l’importo massimo concedibile (30 milioni di euro a progetto per grandi imprese, 20 milioni per medie, 6 milioni per piccole), il credito d’imposta per investimenti a Campione (25% del costo ammissibile per grandi imprese, 35% per medie imprese, 45% per piccole imprese);aliquota agevolata per accisa su gasolio per riscaldamento (201,50 euro per mille litri) ed energia elettrica (euro 0,001 per ogni kWh di energia impiegata nelle abitazioni ed euro 0,0005 per ogni kWh di energia impiegata nei locali diversi dalle abitazioni) utilizzati nel territorio di Campione d’Italia.
Art. 136-bis (nuovo) – Rivalutazione beni di cooperative agricole
Cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi possono rivalutare beni d’impresa e partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2018 fino a concorrenza delle perdite dei periodi precedenti, senza imposte sostitutive, fino al 70% del loro ammontare (articolo 1, comma 696 e seguenti, legge 160/2019).
Art. 137 – Proroga rideterminazione costo d’acquisto terreni e partecipazioni non negoziate nei mercati regolamentati
Posticipato al 15 novembre 2020 il termine per versare la prima o unica rata dell’imposta sostitutiva per chi rivaluta il valore delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni posseduti al 1° luglio 2020; stessa scadenza per la redazione e il giuramento della perizia.
Art. 157 – Proroga termini per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali
Gli spostamenti in ottica Covid dei termini di notifica degli atti di accertamento, contestazione, irrogazione sanzioni, recupero crediti di imposta, liquidazione, rettifica e liquidazione, non si applicano alle entrate degli enti territoriali.Gli atti con termini di decadenza in scadenza tra l’8 marzo e il 31 dicembre 2020, pur emessi entro fine anno, andranno notificati nel 2021.
Art. 177 – Esenzioni imposta municipale propria – IMU per il settore turistico
Abolizione della prima rata IMU 2020 – già riconosciuta per stabilimenti balneari o termali e immobili della categoria catastale D/2 e di agriturismi, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi – estesa ad immobili nella categoria D utilizzati da imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive per eventi fieristici o manifestazioni.
Art. 181, commi da 1-bis a 1-quater (nuovi) – Sostegno imprese di pubblico esercizio
Esonero tassa per occupazione temporanea di spazi e aree pubbliche o relativo canone per titolari di concessioni o autorizzazioni che riguardano l’esercizio del commercio, dal 1° marzo al 30 aprile 2020 (con diritto ad eventuale  rimborso da parte del Comune). 
Art. 216 – Misure per lo sport
Prorogata fino al 30 settembre 2020 la sospensione del versamento di canoni e concessioni per impianti sportivi pubblici, inutilizzati nel periodo di emergenza (articolo 95, Dl 18/2020); quanto dovuto andrà poi versato in unica soluzione o fino a un massimo di tre rate mensili di pari importo.
Art. 244 – Credito di imposta attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e regioni colpite da eventi sismici 2016 e 2017
La maggiorazione del credito d’imposta per investimenti in attività di R&S (articolo 1, comma 200, legge 160/2019),  per imprese in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, spetta anche a per le imprese in Lazio, Marche e Umbria colpite da eventi sismici 2016 (24 agosto, 26 e 30 ottobre) e 2017 (18 gennaio), con un bonus al 25, 35 e 45% (rispettivamente, grandi, medie e piccole imprese).

Come il Covid ha cambiato scenari e organizzazione: Le piccole imprese e la corsa al digitale

TARANTO – Le PMI incalzate nella corsa al digitale. Riprogettare senza paura di fallire.
Sei paesi europei analizzati – Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Spagna ed Olanda- e 2277 intervistati provenienti da piccole e medie imprese per un sondaggio dall’esito imprevisto sull’acquisto di software realizzato il mese scorso da Capterra, società di rating di software provider riconosciuta a livello mondiale.
Le interviste sono state condotte nel periodo dal 15 al 19 Maggio di quest’anno e le risposte dei decisions makers, ossia delle figure operative influenti sugli acquisti (manager, senior manager e direttori), raccontano uno spaccato probabilmente molto diverso da quello che avremmo potuto immaginare se, Covid-19, non fosse mai esistito.
Il 52% delle PMI coinvolte ha dichiarato infatti di aver dovuto implementare e/o pianificare più velocemente gli acquisti di nuovi software che risultano decisivi per garantire la Business Continuity, le comunicazioni e la collaborazione lavorativa da remoto con clienti e colleghi. Tra queste, alcune hanno aumentato anche fino al 50% la propria spesa su tools digitali definiti dagli intervistati “particolarmente essenziali” (45%) o “assolutamente essenziali” (42% !!) per assicurare sopravvivenza e competitività alle aziende.
Pandemia e Solidarietà digitale per spingere sulla Trasformazione digitale.
Certamente la crisi Covid ha smosso nuove esigenze per le imprese: in alcuni casi di familiarizzazione/adozione nel senso che si è trattato di un primo timido approccio al digitale, in altri di implementazione/verticalizzazione ad indicare che si trattava di aziende che già avevano pianificato acquisti di supporti digitali e che sono andate ad implementarli.
Molti provider d’altro canto, in pieno spirito di #solidarietàdigitale e augurandosi che sul digitale d’ora in poi non si facciano più passi indietro, hanno offerto gratuitamente molti strumenti avanzati utili per affrontare l’emergenza: da software per smartworking/telelavoro sicuro, a quelli per permettere la gestione delle riunioni, ai programmi per garantire i normali processi organizzativi aziendali includendo nei pacchetti, spesso, anche formazione e assistenza che in Italia sono vitali per supportare davvero le PMI.
Secondo il sondaggio questo è quindi un periodo nel quale le PMI stanno seriamente valutando cosa fare con orizzonti temporali più ampi e pensando lateralmente. La questione è diventata (ci si augura fortemente!) non solo fronteggiare le difficoltà del momento ma mettere basi solide all’interno delle proprie organizzazioni in termini di trasformazione digitale. E se il 39% sta in generale ancora studiando e approfondendo l’aspetto del digitale, il 31% è già consapevole dell’imprescindibilità di “essere digital” ed è già in fase di scouting e di valutazione delle soluzioni digitali da acquisire.
Formazione e competenze digitali: territori da monitorare e sui quali investire.
Insieme alla scelta di software da implementare in azienda, le PMI si sono dovute mettere inevitabilmente a confronto anche con il pericolo di attacchi informatici, reso ancora più grave dall’ampio uso di reti private non sicure e dalla mancanza di una formazione adeguata.
Ciò ha portato, nel concitamento generale di dover immediatamente “trovare” soluzioni che potessero comunque garantire il lavoro dei dipendenti da casa, all’adozione -frettolosa e a volte incauta- di strumenti spesso non sicuri dal punto di vista della protezione dei dati e dei documenti. Il che ha evidenziato i diversi gradi di consapevolezza rispetto al “mondo della cyber sicurezza” e alla formazione che questa richiede: a fronte di chi ha iniziato a familiarizzare con acronimi tipo VPN o con problemi come il phishing, altri non hanno ancora avuto il tempo di adeguarsi nei pochi mesi a disposizione, per fronteggiare più serenamente l’impatto con il lavoro da remoto.
Indice DESI l’Italia al quart’ultimo posto: il capitale umano come carta sulla quale scommettere?
E il pensiero inevitabilmente va a quel 25° posto (su 28) dell’Italia nei dati diffusi di recente dall’UE dell’ultima edizione dell’indice Desi (Digital Economy and Society Index) che monitora il grado di digitalizzazione economico e sociale a livello europeo. L’Italia appunto, tristemente in testa solo a Romania, Grecia e Bulgaria, pietrificata in una posizione di “medioevo digitale”.
Tra tutti i parametri presi in considerazione dal Rapporto, forse il più preoccupante per il nostro Paese è proprio la mancanza di competenze digitali (dall’uso di Internet alle capacità digitali più avanzate che permettono di fruire dei servizi on line) che la relega all’ultimo posto in Europa e che sembrerebbe inibire all’Italia il salto culturale decisivo e le relative azioni che farebbero la differenza. E questo nonostante in Italia, soprattutto in periodo Covid, siano state messe in atto molte iniziative di e-governament (servizi pubblici digitali diretti a scuole, sanità e procedure on line semplificate) a disposizione dei cittadini e sebbene anche l’Agenzia per l’Italia Digitale si sia spesa per suggerire ai player grandi e piccoli del mondo digital, di offrire anche gratuitamente i propri servizi allo scopo e di diffonderli maggiormente e di agevolarne la penetrazione nel tessuto delle PMI.
E questa resistenza all’uso del web e alla sua naturale fruizione porta con sé strascichi nel rapporto che gli italiani hanno con la Rete e con quello che di buono e di semplificato dalla rete si può prendere.
Ecco perché la formazione del nostro capitale umano, la nostra formazione in sostanza, è probabilmente la carta su cui giocare ora investimenti, tempo e risorse in modo da toglierci definitivamente di dosso quel pregiudizio negativo dell’ “impotenza appresa” che ancora ci imprigiona. Orizzonti temporali più brevi nei quali concentrare sforzi concreti e creativi per procedere, passo dopo passo, verso la liberazione dall’inadeguatezza digitale, costruendo prototipi di vita (e di società) che ci permettano di riprogettare con consapevolezza e convinzione.

di Sabrina Girardi

Digital Transformation PMI: registrato dalla Corte dei Conti il decreto attuativo per l’erogazione dei 100 milioni di euro previsti dal Decreto Crescita

In corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo (DM Sviluppo economico del 9 giugno) per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese, attraverso l’applicazione di tecnologie previste nell’ambito di Impresa 4.0 e di quelle relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

Per la misura sono stanziati 100 milioni di euro  come previsto dal Decreto Crescita (articolo 29, commi da 5 a 8). Il decreto disciplina la concessione ed erogazione delle agevolazioni a sostegno di progetti di innovazione di processo o di innovazione dell’organizzazione ovvero di progetti di investimento coerenti con la suddetta finalità.

Settori interessati: manifatturiero, servizi alle imprese, turismo e commercio (digitalizzazione della fruizione dei beni).

Sono agevolati progetti da 50mila a 500mila euro, presentati da imprese singole o associate (fino a 10 soggetti aderenti), mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione in cui figuri, come capofila, un DIH – Digital Innovation Hub o un EDI – ecosistema digitale per l’innovazione.

Modalità e termini di presentazione delle domande saranno disciplinate da un successivo provvedimento ministeriale.  

Piano Transizione 4.0: via libera della Corte dei Conti al decreto attuativo

Approvato dalla Corte dei Conti, è’ in corso di pubblicazione in Gazzetta ufficiale il decreto attuativo del Piano Transizione 4.0

Il decreto disciplina le numerose novità introdotte nella legge di bilancio 2020 per incentivare e supportare la competitività delle nostre imprese e valorizzare il Made in Italy. L’obiettivo del Piano Transizione 4.0 è quello di avviare una nuova politica industriale del Paese che sia in grado di sostenere una veloce ripresa dell’economia dopo l’emergenza Covid.

Con il Piano saranno, infatti, mobilitati 7 miliardi di euro di risorse per le imprese che maggiormente punteranno sull’innovazione, gli investimenti green, in ricerca e sviluppo, in attività di design e innovazione estetica, sulla formazione 4.0.

Il decreto definisce anche le modalità attuative del nuovo credito d’imposta per il periodo successivo al 31 dicembre 2019 e i criteri tecnici per la classificazione delle attività ammissibili al bonus fiscale, individuando anche gli obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica rilevanti per la maggiorazione dell’aliquota del credito d’imposta. Sono infine illustrati i criteri per la determinazione e l’imputazione temporale delle spese ammissibili al beneficio e in materia di oneri documentali.

Ora le imprese temono il tracollo dell’ex Ilva

Martino (Confapi): fornitori in ginocchio, le banche non ci sostengono

ALLARME ANCHE PER LA SICUREZZA “Le manutenzioni ordinarie dell’impianto sono veramente al minimo e si rinviano quelle straordinarie che sarebbero necessarie”

Stati generali dell’economia italiana, l’ingegner Carlo Martino, fondatore della Tecnomec Engineering, una delle maggiori aziende impiantistiche dell’Italia meridionale e presidente della Confapi Puglia, esprime forti preoccupazioni per la situazione all’Ilva di Tarantoe per quella di tante PMI soprattutto nel Mezzogiorno: rilancio dell’Ilva e difesa delle Pmi che dovranno essere al centro dei dibattiti sperabilmente costruttivi in questi giorni.

“Siamo in tanti ad essere in apprensione in Italia e nel capoluogo ionico per quanto sta accadendo. ormai da molti mesi nel Siderurgico, il più grande d’Europa e la maggior fabbrica manifatturiera italiana con i suoi 8.200 addetti diretti. Da parte del managementdi Arcelor Mittal siamo ad un livello di gestione delle manutenzioni veramente al minimo, mentre si rinviano quelle straordinarie di cui il sito avrebbe urgente bisogno. Ma per fortuna sinora non stanno accadendo incidenti almeno di grave entità”.

Ma altra grave apprensione per la salute economico-finanziaria delle aziende di subfornitura è costituita dai ritardi nei pagamenti da parte del committente Ilva: “Anche in questo caso – sottolinea Martino – la situazione che si è venuta a determinare è insostenibile. Arcelor infatti non ha ancora saldato fatture scadute per circa 30 milioni emesse da numerose Pmi per prestazioni già eseguite da tempo, fatture peraltro che le banche non vogliono scontare perchè si registrano ormai da tempo non solo crescenti ritardi del debitore nel saldarle, ma anche timori di possibile insolvenza della società committente e cioè AM Investco Italy”.

Società, Arcelor Mittal, che poi non è affatto sicuro resti a Taranto, dopo quanto è accaduto negli ultimi mesi. “Le ultime vicende scaturite dal duro confronto fra governo e azienda sulla sua ipotesi di piano industriale – definito inaccettabile da ministri e sindacati – inducono al pessimismo. Ma a questo punto, dal momento che lo stabilimento ionico è di interesse strategico nazionale, il governo deve intervenire con risolutezza, assicurando un suo intervento elevato nel capitale e definendo con Arcelor o, in caso di sua partenzacon altri partner, un piano industriale che introduca un forno elettrico, che porti all’impiego del preridotto di ferro, riducendo così le emissioni nocive, ma che conservi la capacità produttiva dal sito ad 8 milioni di tonnellate. In questo scenario, il rapporto con le aziende dell’indotto deve stabilizzarsi per la tipologia di fornitura di beni e servizi, naturalmente in logiche di mercato, aiutando le Pmi a crescere e a qualificarsi sempre di più. In tale direzione noi come Confapi siamo pronti a questa sfida che potrebbe essere anche molto impegnativa”.

Ma c’è un altro terreno di intervento – oltre a quello dell’Ilva – su cui la Confapi Puglia chiede al governo, insieme alle altre associazioni datoriali, un deciso cambio di passo. “Chiediamo con forza a Palazzo Chigi – cui pure riconosciamo il merito di avere assunto provvedimenti significativi per sostenere imprese e famiglie – di rendere le misure rapidamente esecutive. Quello che sta avvenendo, ad esempio, per le richieste di prestiti in gran parte garantiti dallo Stato è emblematico di come agli annunci del ministro Gualtieri siano poi seguiti fatti ancora numericamente limitati e molto lenti nell’accoglimento da parte degli istituti di credito, alcuni dei quali sono in grave ritardo, investigato anche nelle sue cause da Mef, Banca d’Italia e Abi. Ogni minuto di ritardo nell’accedere a quei prestiti rischia di infliggere colpi forse letali a tante Pmi che potrebbero anche non sopravvivere a lungo, creando così entro l’autunno altre migliaia di disoccupati. Ne sono tutti veramente consapevoli?”.

di Federico Pirro

Sottoscritto l’accordo territoriale tra CONFAPI TARANTO E CGIL, CISL, UIL sul credito di imposta per attività formative nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0

La Legge di bilancio 2018 (L. del 7 dicembre 2017, n. 205 – art. 1, commi 46-56) prevede un credito di imposta per le aziende che effettuino attività formative per l’acquisizione e/o il consolidamento delle conoscenze delle tecnologie innovative di cui al Piano Nazionale Industria 4.0.

Confapi e CGIL, CISL e UIL hanno stipulato, in data 23 luglio 2018, un Accordo quadro di riferimento per regolare la contrattazione collettiva prevista dalle disposizioni normative.

Confapi Taranto e le rappresentanze sindacali territoriali hanno recepito l‘Accordo quadro Nazionale e sottoscritto un accordo territoriale, passaggio fondamentale per la condivisione delle attività formative per le quali si intende beneficiare del credito di imposta.

Le parti hanno convenuto sull’esigenza di sostenere le attività formative finalizzate all’acquisizione o al consolidamento, da parte dei lavoratori, delle competenze necessarie alla realizzazione del processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese che abbiano adottato o adottino una o più delle tecnologie abilitanti previste dal Piano Nazionale Industria 4.0.

Confapi Taranto, sempre al fianco delle imprese associate!

DECRETO LEGGE 19 maggio 2020, n. 34

DECRETO LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 – Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché’ di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19. (20G00052) (GU Serie Generale n.128 del 19-05-2020 – Suppl. Ordinario n. 21)

Il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale è disponibile al seguente link: https://bit.ly/2LIpkZJ

CIGD COVID-19

Al fine di fornire informazioni tempestive in merito al funzionamento della misura della cassa integrazione in deroga, alle modalità di presentazione della domanda, ai soggetti ammessi, alle caratteristiche e alla durata del trattamento, la Regione Puglia ha reso operativo il seguente numero telefonico 080/5403375 che sarà disponibile dal lunedì a venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00.

Bando Invitalia “Impresa SIcura” (Cura Italia): rimborso integrale a sportello alle imprese che hanno acquistato DPI – Supporto del Dott.Maurizio Maraglino Misciagna

Impresa SIcura, è il nuovo bando di Invitalia per le aziende – , di qualunque dimensione e operanti su tutto il territorio nazionale – che devono sostenere ingenti spese per l’acquisto di DPI finalizzati al contenimento e contrasto dell’emergenza epidemiologica Coronavirus. Il rimborso è concesso fino al 100% delle spese ammissibili e fino ad esaurimento della dotazione finanziaria disponibile. (50 milioni di euro a valere sui fondi INAIL ex art 43.1 del DL Cura Italia del 17 marzo 2020).
Confapi Taranto grazie alla convenzione sottoscritta con il Dott. Maraglino dà la possibilità ai propri associati di poter usufruire di un valido supporto professionale per espletare le pratiche riconducibili a questa opportunità.

PMI: Confapi scrive a Conte, sei azioni per ripartire dopo l’emergenza

“Tutti i dati fondamentali e i principali indicatori economici dimostrano che il sistema Paese non può più reggere in condizioni di fermo produttivo prolungato pressoché totale. Occorre prendere coscienza che la geometria e l’intensità della crisi in atto assumono forma e profondità che possono mettere a rischio la stessa esistenza del sistema economico nazionale e specialmente quello della piccola e media industria privata”. Così, in una lettera, il presidente di Confapi Maurizio Casasco si rivolge al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, indicando i sei nodi cruciali per le Pmi italiane, su cui intervenire una volta terminata l’emergenza sanitaria.

“È chiaro alla nostra categoria di imprese e a noi piccoli e medi industriali che non si potrà che ripartire nelle condizioni di massima sicurezza e incolumità pubblica, solo quando le fabbriche e le sedi delle nostre imprese saranno ‘il posto più sicuro’ dove stare. Occorre quindi mettere in campo test a rapida risposta, il costo dei quali potrebbe essere a carico delle aziende, in modo da richiamare alla vita produttiva coloro che risultano negativi al virus, adottando anche un criterio anagrafico. Ovviamente è fondamentale l’accordo con le Organizzazioni sindacali. Questa attività di progressiva ripresa – aggiunge Casasco – avrà a nostro avviso effetti molto importanti sui temi critici che abbiamo rilevato in queste settimane. Proprio su questi temi avanziamo delle proposte per fronteggiarne gli impatti.”

Per la Confederazione italiana della piccola e media industria privata è innanzitutto opportuno un maggiore coordinamento tra autorità locali e nazionali, per riattivare la curva della fiducia e per restituire speranza, prima ancora che capacità di reddito, al nostro sistema. In secondo luogo Confapi suggerisce l’introduzione di sostegni per la ‘riapertura’ delle attività sospese e il varo di meccanismi di protezione che non falcidino i creditori, ma rendano attuabile una ripresa delle attività, in modo da tamponare l’incidenza dei fallimenti sul sistema economico. La terza indicazione riguarda il tema della cancellazione degli investimenti pianificati, secondo Confapi, bisogna introdurre misure di fiscalità amichevole per chi investe o linee di credito facilitate per il mantenimento degli investimenti già programmati. Il quarto spunto riguarda il credito, per incidere sui flussi di liquidità, gli industriali propongono di sospendere l’applicazione dello IFRS 9 ed eliminare la pretesa del merito creditizio per l’erogazione di finanziamento bancario. La quinta linea di intervento attiene allo stimolo della ripresa occupazionale, Confapi propone infatti di procedere alla de-fiscalizzazione degli oneri sociali nei limiti della capienza del bilancio dello Stato. Infine sulle vendite al dettaglio, è opportuno per la Confederazione delle Pmi private disporre la riapertura intelligente delle attività ora totalmente impedite, con le adeguate misure di sicurezza sociale, anche valutando come in altri Paesi l’attribuzione di codici di priorità e protezione.