Il nuovo bando macchinari innovativi

Per rafforzare la competitività dei sistemi produttivi e lo sviluppo tecnologico nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, il MISE mette a disposizione 265 milioni di euro, di cui il 25% riservato alle micro e piccole aziende.

L’obiettivo è quello di sostenere la trasformazione digitale delle imprese attraverso l’utilizzo delle tecnologie previste nell’ambito del piano Impresa 4.0 o di favorire la loro transizione verso l’economia circolare.

BENEFICIARI:

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che, alla data di presentazione della domanda, siano regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese e non abbiano effettuato, nei 2 anni precedenti, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento, impegnandosi a non farlo anche fino ai 2 anni successivi al completamento dell’investimento.

Alle agevolazioni potranno accedere anche i liberi professionisti. Inoltre, per facilitare l’accesso alle agevolazioni delle imprese di micro e piccola dimensione sono ammesse anche le reti d’impresa.

Per quali tecnologie chiedere l’agevolazione: I programmi ammissibili alle agevolazioni devono prevedere investimenti innovativi diretti ad aumentare il livello di efficienza e/o di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa per consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa mediante l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti il piano Impresa 4.0.

Le tecnologie ammesse sono: 

  • Advanced manufacturing solutions
  • Additive manufacturing
  • Realtà aumentata
  • Simulation
  • Integrazione orizzontale e verticale
  • Internet of things e Industrial internet
  • Cloud 
  • Cybersecurity
  • Big data e Analytics

In alternativa, i programmi devono favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare attraverso l’applicazione di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile.

Nello specifico, sono ammesse: 

  • Soluzioni atte a consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a “rifiuto zero” e di compatibilità ambientale
  • Tecnologie finalizzate al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime
  • Sistemi, strumenti e metodologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua
  • Soluzioni in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo
  • Utilizzo di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.
  • Implementazione di sistemi di selezione del materiale multileggero al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri

Come funzionano le agevolazioni

Le spese ammissibili devono essere comprese tra i 400mila euro e i 3 milioni.

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, sulla base di una percentuale delle spese ammissibili pari al 75%.

In particolare, per le imprese micro e piccole il contributo è del 35% e il finanziamento agevolato del 40%, mentre per le imprese di media dimensione è previsto un contributo in conto impianti del 25% e un finanziamento agevolato del 50%.

Quando presentare domanda

L’iter di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni si svolge in due fasi: la compilazione della domanda può essere fatta a partire dal 23 luglio 2020, ma l’invio vero e proprio della domanda di accesso alle agevolazioni è a partire dal 30 luglio.

La chiusura dello sportello è disposta con provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese e comunicata nell’apposita sezione del sito internet del Ministero e nella Gazzetta ufficiale.