Sostenibilità Ambientale: Fondi Pnrr, Energie Rinnovabili e Decarbonizzazione dell’ex Ilva

Si è svolto al Circolo Ufficiali della Marina Militare  il convegno organizzato da Confapi Industria Puglia sul tema «Sostenibilità Ambientale: Fondi Pnrr, Energie Rinnovabili e Decarbonizzazione dell’ex Ilva», con l’obiettivo di realizzare un momento di confronto sui contenuti dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sul contributo del PNRR per il sostegno alla diffusione delle energie rinnovabili e sul piano di decarbonizzazione dell’ex Ilva con rappresentanti istituzionali nazionali e locali, tecnici specialisti della materia ed aziende impegnate nel settore oggetto del convegno.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel messaggio inviato al Presidente di Confapi Industria Puglia Carlo Martino e a tutti i partecipanti al convegno, ha detto che «Taranto, con la sua storia, la sua cultura e il suo spirito, si trova al centro di una sfida che è al tempo stesso una grande opportunità: quella della transizione verso un modello di sviluppo sostenibile in grado di conciliare le esigenze produttive con la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini». Secondo il ministro «la questione dell’ex Ilva è l’emblema di tale sfida e su questo il Governo è impegnato in modo particolare perché riusciamo a conciliare gli aspetti economici, l’impatto ambientale e le ripercussioni sulla salute pubblica. Oggi, a differenza del passato, abbiamo gli strumenti e le risorse per cambiare rotta, grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla volontà ferma del Governo di procedere con un rilancio che ponga al centro la sostenibilità produttiva e green, realizzando un efficace progetto di decarbonizzazione ».   

In ordine al progetto Dri, la realizzazione di un impianto per la produzione di pre-ridotto, certezze in ordine al finanziamento di un miliardo di euro sono giunte da Fabrizio Penna, Capo Dipartimento Unità di Missione PNRR, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, e da Stefano Cao, Amministratore delegato di DRI D’Italia, oltre che dal presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati, Salvatore Deidda. «La più grande acciaieria d’Europa deve poter guardare al futuro con positività, tutelando la salute dei tarantini e tornando a essere un motore di sviluppo industriale per il territorio e per l’Italia intera» ha poi detto Alberto Gusmeroli, Presidente della commissione Attività produttive, Commercio e Turismo di Montecitorio. « I fondi del PNRR sono strategici per la riqualificazione dello stabilimento, muovendo dagli altiforni alla progressiva adozione di forni ad arco elettrico e alle nuove frontiere dell’Idrogeno. L’ex Ilva ha sempre rappresentato un’occasione di crescita e sviluppo per il Sud: serve rilanciare questa spinta, compenetrando esigenze produttive, ambientali e di salute grazie all’ingegno e alla creatività che da sempre contraddistinguono l’Italia».

I parlamentari di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo e Dario Iaia hanno sottolineato che «Il Governo Meloni ed il Ministro Raffaele Fitto hanno mantenuto l’impegno che era stato assunto nei confronti di Taranto. Infatti, nel decreto legge n. 19/24 è stato appostato – ha in particolare sottolineato l’on. Iaia – il miliardo di euro per la per la decarbonizzazione e l’idrogeno già previsto nel Pnrr. »

Questo dato è stato confermato anche dal dr. Penna direttore del Mase e dal dr. Stefano Cao amministratore di “Dri Italia”. Il Ministro Fitto lo aveva anticipato ed abbondantemente spiegato che non avrebbe avuto senso conservare quella somma sul PNRR che i tempi di realizzazione dell’impianto, in relazione ai tempi di rendicontazione del Piano non ci avrebbero consentito di utilizzare le risorse e di realizzare gli investimenti a Taranto. Adesso il progetto per il preridotto per lo stabilimento di Taranto che avrà una capacità produttiva di 2,5 milioni di tonnellate l’anno, sarà realtà.»

 «La scommessa sull’ex Ilva – ha concluso Carlo Maria Martino, presidente di Confapi Puglia – è complessa.

Oggi abbiamo avuto la certezza che i finanziamenti ci sono. L’impegno di noi imprenditori è di realizzare sinergia sul territorio affinchè   le nostre imprese, dopo mesi tribolati, possano operare con le rispettive peculiarità ed esprimere la loro professionalità nel portare avanti i complessi processi necessari alla transizione verso un modello di sviluppo sostenibile.