Coronavirus, Casasco: “Stop fino a maggio? Spero si tratti di un equivoco”

Ho grande rispetto per l’istituzione della Protezione civile  e quindi spero che quella dello stop fino a metà maggio sia solo un equivoco, un misunderstanding tra una domanda ed una risposta”. Così il presidente di Confapi Maurizio Casasco sull’ipotesi avanzata dal responsabile della Protezione Civile di uno stop fino a metà maggio che sottolinea: “E’indispensabile un allineamento tra i diversi  paesi europei”, altrimenti altrimenti le pmi moriranno, le grandi delocalizzeranno”; “per salvare l’economia e lo stato bisogna ricominciare  dal lavoro”.

“E’ inutile dare liquidità alle imprese se poi le lasciamo morire”, dice Casasco che mette in guardi anche dalla concorrenza con le aziende degli altri paesi.
“Se non ripartiamo i fornitori abbandoneranno l’Italia”, spiega ribadendo che per la sopravvivenza della manifattura italiana è necessario  accelerare il processo di messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la ripresa delle attività produttive.

“Dobbiamo far diventare le fabbriche il posto più sicuro d’Italia” spiega ricordando che “Confapi ha proposto l’utilizzo nelle aziende di un kit per lo screening anticorpale, in grado di valutare chi è in grado di tornare a lavoro e chi in via preventiva deve evitare di farlo, valutando anche il fattore di rischio legato all’età”. Un processo da attivare in intesa tra le parti sociali: “insieme ai sindacati e al governo si può trovare la giusta risposta per superare emergenza economica e sanitaria” dice.